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Addio Alessandro, mitico batterista del timbrificio

Era divenuto l’anima del Timbrificio grossetano poi si era ritirato nel podere a Montorgiali, dove aveva aperto “il Girarrosto” e dove non mancava di invitare gli amici storici per tornare a suonare la musica dei suoi Beatles
Alessandro Chelli
Alessandro Chelli mentre suona alla sua batteria

GROSSETO. Avrebbe compiuto 62 anni a luglio. Alessandro Chelli, grossetano doc, dopo aver combattuto per anni contro numerose patologie, se n’è andato nella sera di ieri, 7 gennaio, all’ospedale Misericordia.

La sua scomparsa ha lasciato senza fiato lo storico gruppo di amici, con il quale era cresciuto tra via Michelangelo e via Giotto. E la sua adorata famiglia, la moglie Antonella e i loro figli: Carlo Alberto e Massimiliano.

Alessandro, l’anima del gruppo del quartiere

Grossetano doc, Alessandro aveva iniziato a lavorare con suo padre tra le copiatrici e le macchine da ufficio alla Gestetner, in via De Pretis. Aveva poi aperto una tabaccheria a Follonica ed era divenuto più recentemente una delle anime del Timbrificio grossetano in via Bonghi.

Qualche tempo fa si era ritirato nel podere di famigia a Montorgiali. «Qui aveva aperto un ristorante, il Girarrosto – ricorda il suo caro amico Luca Agnoletti – Lo andavamo a trovare lì in questi ultimi anni, con gli altri amici del gruppo storico, ci invitava spesso. Le sue condizioni di salute, purtroppo, non gli permettevano molti spostamenti».

«L’ultima volta che ho visto Alessandro è stato il 28 dicembre – dice Luca – ci invitò per un’apericena. Le sue condizioni di salute, da un annetto e mezzo a questa parte si erano aggravate. Ma nonostante questo ha sempre cercato la nostra compagnia e noi non gliela facevamo certo mancare».

La passione per il rally e la musica dei Beatles

La passione per i motori aveva portato Alessandro Chelli, oramai diversi anni fa, a partecipare anche a qualche gara di rally.

Ma a dominare, nella sua vita, era quella per la musica, in particolare per i Beatles.  Finché ha potuto, ha sempre cercato di suonare insieme ai suoi amici. «Per noi è sempre stato “ciccio Star” vista la fissa che aveva per i Beatles– dice Luca – amava la musica, così come la sua batteria».

Storicamente conosciuto come una persona scherzosa e simpatica, era sempre presente anche tra i messaggi dei diversi gruppi WhatsApp degli amici. «Non aveva mai mollato la speranza che un’operazione potesse ridargli più libertà – dice l’amico Luca – Alessandro era sempre vicino a tutti noi anche se fisicamente non poteva. Il suo sorriso era meno vivace rispetto a qualche anno fa ma era sempre contento di vederci. Insieme a Marco Boccaccini, Andrea Cappagli, Riccardo Schipani e altri amici, quando lo andavamo a trovare, gli si leggeva negli occhi che era felice».

Oggi, è un’emozione purtroppo diametralmente opposta quella che sgorga dagli occhi degli amici di Alessandro, costretti come i suoi familiari, a dover convivere senza la sua luce.

I funerali di Alessandro Chelli saranno celebrati nella mattina di domani, 9 gennaio, alle 10, nella chiesa del cimitero di Sterpeto. Il 10 gennaio la salma verrà cremata. 

 

 

Autore

  • Federico Catocci

    Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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