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Addio a Fabrizio, il principe delle auto

Con il fratello Fortunato aveva aperto nel 2005 l’autosalone Brizzi auto a Grosseto, diventando un punto di riferimento per la città e non solo
Fabrizio Brizzi
Fabrizio Brizzi

GROSSETO. Non era solo un venditore Fabrizio Brizzi. Chi lo conosce meglio, sa che quella parola gli stava proprio stretta. Lui era un consulente, un consigliere fidato, capace di andare a cercare l’auto che aderisse completamente ai gusti del cliente tra i più forniti saloni d’Italia.

Fabrizio, 61 anni, gestiva con il fratello Fortunato l’autosalone multimarca “Brizzi auto” in via Siria. I due, nel tempo, si sono affermati nella zona come una garanzia per tutti quelli che erano alla ricerca di una vettura. Utilizzando, come chiave del successo, il rapporto umano.

Fabrizio ha lavorato fino a quando ha potuto, purtroppo una grave malattia che gli è stata diagnosticata circa 2 anni fa, ha avuto la meglio. Ed è morto, il 28 luglio, circondato dall’affetto dei cari. Il figlio, Niccolò, spezzato da un dolore che non ha eguali, non trova facilmente le parole per descriverlo. «Era una persona splendida – ricorda – tutti gli volevano bene. Per me era il miglior padre del mondo. Era anche un gran lavoratore. Ha lavorato fino all’ultimo e non ha mai tralasciato né famiglia né le sue passioni, alcune delle quali le coltivavamo insieme».

«Eravamo prima amici e poi fratelli»

Fabrizio aveva mosso i primi passi nel mercato delle auto nella Gimar poi nella Bernabei e Priori, vendendo prima Fiat poi Nissan. Approdato poi al rivenditore Ford cittadino aveva voluto vicino a sé il fratello Fortunato, anche lui già da giovane negli autosaloni. Nel 2005 il cambio di passo, i fratelli Brizzi sono una forza e vogliono camminare da soli, si uniscono e aprono, con tutte le difficoltà del fare impresa, un salone multimarca tutto loro.

Fortunato, ricordando l’amato fratello è un fiume in piena. Il bene che gli ha sempre voluto fiorisce in una descrizione sincera e cristallina. «Eravamo prima amici che fratelli – ricorda Fortunato – Nel suo campo era un fuoriclasse e non lo dico perché sono suo fratello. Tra le varie offerte di lavoro che negli anni ho ricevuto, scelsi di rimanere con lui proprio perché abbiamo sempre avuto un rapporto unico. Imparare e lavorare insieme non è mai stato pesante ma sempre una piacevole sfida».

Mancava poco alla pensione

Con la loro abilità, Fabrizio e Fortunato hanno messo sempre al centro i clienti. «Ricordo che quando abbiamo aperto la nostra attività, ci ha aiutati anche nostro babbo – dice – accompagnandoci negli acquisti di auto nei saloni più importanti e forniti. La soddisfazione del cliente è sempre stata la prima cosa a cui guardava mio fratello, voleva sempre che fosse consegnata l’auto giusta anche se non la avevamo nell’autosalone. Voleva che ogni cliente tornasse a casa soddisfatto, era come una missione. Non vendeva tanto per vendere». 

Ora nel salone rimane solo Fortunato. «Volevo che mio fratello andasse in pensione l’anno prossimo – racconta – per poi magari rallentare il carico di lavoro. Ma tutto questo non è stato possibile. Ora continuerò probabilmente da solo, forse con qualche aiuto, vedremo come fare».

Una vera passione per i motori

Fabrizio oltre alle auto nel salone, coltivava anche la passione per le due ruote. «Mio fratello era un amante dell’Alfa Romeo, tutte, un alfista doc – dice Fortunato – ma adorava anche le moto, come la sua Bmw sulla quale saliva appena possibile».

La passione per i motori e l’anima investite nel lavoro giornaliero, finivano per contagiose anche ogni cliente, che spesso e volentieri vedeva in Fabrizio una persona affabile e allo stesso tempo un vero punto di riferimento.

Il dolore di Confcommercio

I fratelli Brizzi sono storici membri dell’associazione di categoria Confcommercio Grosseto. «Nel dolore, ci stringiamo al fratello Fortunato, al figlio Niccolò e alla moglie Marzia – dicono dall’associazione – Alla famiglia Brizzi vanno le più sentite condoglianze da parte di Confcommercio Grosseto, a nome del presidente Giulio Gennari, del direttore Gabriella Orlando e dell’intero staff».

Domani, sabato 29 luglio, alle 10 saranno celebrati i funerali nella chiesa di Santa Lucia a Grosseto.

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