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Addio a Claudio, cacciatore e amico leale

Ha accusato un malore improvviso e si è accasciato a terra nel locale, davanti ai suoi amici che hanno tentato di rianimarlo: aveva solo 61 anni
Claudio Martini

MASSA MARITTIMA. Era in pensione da qualche anno Claudio Martini. Era una persona sorridente nonostante la vita con lui non fosse stata molto benevola. Era rimasto vedovo qualche anno fa.

Martedì 22, un giorno come un altro, era al bar del Corso, locale che frequentava sempre. E proprio lì, sotto agli occhi degli amici, si è consumata la tragedia: ha accusato un malore improvviso, si è accasciato a terra. Una delle persone che ha assistito alla scena si è avvicinata e lo ha aiutato praticandogli il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei mezzi del 118.

È stato utilizzato anche il defibrillatore, sotto la guida telefonica di uno degli operatori di soccorso. Arrivata l’ambulanza della Misericordia, è stato trasportato con urgenza all’ospedale Sant’Andrea. Le sue condizioni però sono apparse così gravi che i dottori hanno deciso di trasferirlo all’ospedale di Grosseto. A nulla però è valso lo sforzo dei medici, non è stato più possibile far tornare a battere il cuore di Claudio. Aveva solo 61 anni

Un amico sincero

Chi lo conosceva lo ricorda come una persona dalle molte qualità. Nonostante la sua amata moglie fosse venuta a mancare, non ha mai risparmiato un sorriso anche nei momenti più difficili. Da bambino è stato a scuola con l’attuale sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini, che ogni tanto lo ritrovava ancora durante le sue passeggiate. «Siamo coetanei, abbiamo fatto elementari e medie insieme – racconta Giuntini – la notizia mi ha scosso profondamente. Ero all’assemblea Anci quando ho letto per caso sui social di quanto era successo, e mi sono fermato, mi è dispiaciuto tantissimo. In questo momento sono vicino alla sua famiglia e soprattutto a suo figlio». 

«Claudio aveva la passione per la caccia – racconta Giuntini – sicuramente mancherà anche ai suoi amici che con lui condividono questa passione. Finito il periodo delle scuole non ci siamo più visti molto come prima, mi è capitato però di incontrarlo nelle uscite della mattina quando vado a camminare. Ci scambiavamo spesso due parole, parlavamo un po’ di tutto. Era una persona cordiale e gioviale, davvero amichevole. Spesso non si fermava solo al saluto quando ci trovavamo e le conversazioni con lui erano sempre stimolanti. Se ne è andata una persona sincera e generosa, di lui conserverò sempre un bellissimo ricordo»

Autore

  • Federico Catocci

    Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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