CASTIGLIONE. Hanno raccontato che la violenta lite sia scoppiata per un telefonino, rubato dall’uno all’altro, ma la versione non convince gli inquirenti. Certo è che un giovane, appena maggiorenne, tunisino, è ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato accoltellato da un connazionale, su una panchina del molo di Ponente (quello con il faro rosso) a Castiglione della Pescaia.
È successo sabato 12 sera, intorno alle 22, quando sul molo e nel piazzale a fianco del bagno Il Faro c’erano decine e decine di giovani. Ieri sera Castiglione era affollatissima, in particolare da giovani fra i 15 e i 20 anni, diretti poi in discoteca.
Era anche la sera dei controlli speciali disposti dalla prefettura, con tutte le forze dell’ordine in campo: c’erano carabinieri, polizia, polizia municipale, anche la finanza e l’esercito. Come di consueto sono stati fatti controlli agli autobus in arrivo da Grosseto, ma le pattuglie hanno fermato i ragazzini anche in centro.

Proprio il grande spiegamento di forze ha impedito che la situazione diventasse ancora più esplosiva. Tanto che mentre gli inquirenti lavoravano per chiarire quanto accaduto sul molo di Ponente un altro screzio è scoppiato in via della Torre, ed è stato subito sedato.
L’accoltellamento sul porto
La violenta lite è scoppiata poco prima delle 22. Prima in cinque, poi sono rimasti in due. Spintoni e schiaffi, poi è spuntato un coltello. Ad avere la peggio un tunisino appena maggiorenne, trovato in un lago di sangue accanto a una panchina sul molo. Sangue è stato rinvenuto anche sulla panchina vicina.
Soccorso da un’ambulanza, è stato portato in ospedale a Grosseto dove è stato operato. Si teme che i fendenti, tre, due all’addome e uno al gluteo, abbiano leso qualche organo importante.
Il ragazzo è in prognosi riservata.
L’altro tunisino si è fatto medicare a un orecchio, per una ferita più lieve.

Sul posto sono accorsi i carabinieri, che procedono con le indagini, la polizia, gli uomini della finanza e gli agenti della polizia municipale. Oltre ad alcune guardia giurate pagate dal Comune nelle sere più calde, per presidiare le zone a rischio.
Sono stati sentiti vari testimoni, in particolare due ragazzine minorenni che avrebbero assistito alla scena.
LE FOTO
La versione del telefonino rubato non convince gli inquirenti, si pensa più a una lite nata per il controllo del mercato dello spaccio. È stata anche sentita l’infermiera dell’ambulanza che ha accompagnato il ferito grave in ospedale a Grosseto.
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La sindaca: «Lite fra loro, la movida non c’entra»
«Non è una vicenda legata alla movida e al divertimento – spiega la sindaca Elena Nappi -. È successo in un contesto di una serata bella, ma è stata una vicenda fra loro. Avevamo in campo tutte le forze dell’ordine, il paese è presidiato, credo se ne siano accorti tutti. E in quella zona abbiamo messo tutta l’illuminazione possibile e i controlli sono continui e le nostre guardie giurate sono sempre lì. Il prossimo passo potrebbe essere recintare quel parcheggino e impedire l’accesso, ma vediamo, certo non possiamo chiudere il molo. Questo episodio è avulso dal contesto del divertimento. E non vedo neppure responsabilità degli esercenti».
I controlli sugli autobus
Nel corso della stessa serata sono stati controllati e identificati i passeggeri di due autobus della linea 1/G in partenza da Grosseto FS e diretti a Castiglione della Pescaia delle ore 20:30 da parte della polizia di Stato, polizia stradale, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale con cane antidroga. Sono state elevate 36 sanzioni a fronte di 120 passeggeri controllati.
Il fermo è durato dalle 20:50 alle 22:30.





