GROSSETO. Da quando è partito nel novembre 2023 il progetto “Abitare la notte” ha già fatto molto per chi vive ai margini della società , distribuendo migliaia di pasti ai senza fissa dimora che vivono, spesso invisibili, in città.
Ora il progetto ha raggiunto un nuovo importante traguardo, infatti nel giro di assistenza della sera di lunedì 23 Giugno, assieme alla distribuzione del cibo, gli operatori sanitari del Cisom a bordo dell’ambulatorio mobile della Misericordia hanno offerto degli screening di controllo toccando varie zone della città.
La rete della solidarietà
La cooperazione che da quasi due anni rende possibile il progetto è una vera e propria rete della solidarietà che unisce Caritas diocesana, Cisom, Misericordia, Associazione Isaia, Azione Cattolica e Ceis. Ogni sera, dal lunedì al venerdì, un gruppo di volontari esce intorno alle 19.30, partendo dalla sede della Caritas in via Vittorio Alfieri, toccando le varie zona della città dove è nota la presenza di persone senza fissa dimora come il piazzale dei pullman della stazione o nei dormitori, come quello di Barbanella.
Nel 2024 il progetto ha consegnato circa 4500 pasti, arrivando ad assistere tra le 40 e le 50 persone al giorno e raggiungendo 18 zone. Con il giro di lunedì 23 giugno il progetto ha ampliato l’assistenza fornita, offrendo screening sanitari gratuiti.

Don Claudio «Un traguardo importante»
«Siamo molto soddisfatti di questo nuovo importante passo- racconta don Claudio Bianchi – da tempo volevamo arrivare ad offrire anche dell’assistenza di tipo sanitario a queste persone. Purtroppo molte di loro non hanno modo di poter ottenere questo tipo di assistenza e andare tra loro, laddove vivono, diventa essenziale. Grazie a i kit per lo screening, gli operatori sanitari del Cisom a bordo dell’ambulatorio mobile di Misericordia , eseguono il controllo della pressione, della glicemia, del colesterolo e dell’ossigenazione sanguigna».
Nel corso di questa prima serata di controlli, sono statti eseguiti circa 30 screening, in vari punti della città. Le persone assistite sono bene conosciute dai volontari, conoscono le loro storie e comprendono le loro fragilità. Qualcuno sul momento si è mostrato reticente a sottoporsi agli screening, ma grazie al rapporto di fiducia che si è instaurato nel tempo con gli operatori, chi era scettico si è convinto ed è salito sull’ambulatorio mobile per i controlli.
«Al momento non abbiamo fissato una cadenza settimanale fissa per gli screening – prosegue don Claudio – ma periodicamente programmeremo nuovi giri di screening. Questo tipo di assistenza è fondamentale perché queste persone, a causa della loro fragile condizione , rischiano di diventare invisibili e di conseguenza sparire completamente dal tessuto sociale».

Lazzerini «I grossetani sono campioni di solidarietà»
«Ai grossetani non si può certo dire che manchino di solidarietà – commenta Federico Lazzerini, capogruppo del Cisom – si vede nelle tante persone che volontariamente da quasi due anni , con il loro impegno rendono possibile il progetto “Abitare la notte”. Si riscontra poi nelle grande generosità che dimostrano ogni volta che facciamo raccolta di cibo e coperte e nelle decine di bar e ristoranti che ogni giorno ci donano gli alimenti che rimangono invenduti, per poterli distribuire a chi ne ha bisogno, combattendo nel frattempo quella piaga che è lo spreco alimentare».

Autore
-
Collaboratore di MaremmaOggi. Ho una grande passione per il territorio e le sue potenzialità, con il giornalismo provo a raccontarlo al meglio. Mi interesso di storia e politica, ma sono esperto di tortelli Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli