A Natale, 17.000 grossetani scelgono il ristorante | MaremmaOggi Skip to content

A Natale, 17.000 grossetani scelgono il ristorante

Sono in aumento rispetto al 2021, mentre diminuiscono i locali aperti in provincia di Grosseto. Secondo Confcommercio Toscana, sono 500 e il prezzo medio è di 70 euro
A natale 500 ristoranti aperti in Maremma

GROSSETO. 70 euro a persona. Questo il prezzo medio del pranzo di Natale che circa 17.000 maremmani consumeranno al ristorante in provincia di Grosseto. Il dato arriva dall’indagine regionale condotta da Confcommercio Toscana sui numeri previsionali di Fipe-Confcommercio, l’associazione nazionale che rappresenta i pubblici esercizi italiani.

In Maremma saranno circa 500 i ristoranti aperti il 25 dicembre, 7756 in tutta la regione per un numero totale di circa 300mila commensali.

In aumento le persone che a Natale pranzano fuori

Secondo l’indagine di Confcommercio Toscana il dato è in crescita rispetto al Natale 2021, quando i toscani al ristorante erano stati circa 276mila, il 7,4% della popolazione residente contro l’8,3% di quest’anno. In aumento anche la spesa media per un menù completo, bevande incluse: 70 euro a persona contro le 60 dello scorso anno. Il menù fisso sarà proposto dal 46,5% dei ristoratori. Ma in un locale su 4 si potrà mangiare anche spendendo meno di 50 euro.

Sorpresa: diminuiscono i ristoranti aperti il 25

I ristoranti aperti il 25 dicembre in provincia di Grosseto è leggermente più basso rispetto al 2021, quando c’erano ancora timori legati alla pandemia. Ed è questo il dato forse più sorprendente, ancora più marcato nel resto della Toscana.

«È una specie di corto circuito, con più gente che mangia fuori casa, ma con sempre meno locali aperti, spesso per la grande difficoltà a reperire personale nei festivi», spiega il presidente di Confcommercio Toscana e vicepresidente vicario nazionale di Fipe Confcommercio, Aldo Cursano.
«Se lo scorso anno c’erano ancora dei timori legati alla pandemia che non hanno consentito di tornare sugli stessi livelli di aperture pre-Covid, quest’anno è da considerare anche il forte impatto del caro energia, che ha costretto molti pubblici esercizi o a chiudere, o a rivedere le proprie politiche di impresa», aggiunge il presidente di Fipe-Confcommercio Grosseto, Danilo Ceccarelli.

Ottimisti i ristoratori

Nel complesso, però, tra gli operatori del settore, l’ottimismo è molto alto. «Le prenotazioni per il pranzo di Natale sono state brillanti da subito, tanto che molti ristoratori ad inizio dicembre erano già al tutto esaurito. Per il cenone di San Silvestro ci aspettiamo risultati ancora migliori: più locali aperti e molta più gente fuori. Ma la corsa alle prenotazioni arriverà negli ultimi giorni», conclude il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni.

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