MONTEMASSI. L’arte è qualcosa che affascina da sempre le persone e i quadri sono una delle sue forme più curiose. Enigmatici, semplici, astratti, reali che siano sono una parte della storia dell’essere umano, che molti giovani stanno dimenticando. E proprio per far avvicinare i ragazzi all’arte a Montemassi ci sono i “Quadri viventi“, una rappresentazione reale e vivente dei classici della pittura. L’appuntamento è il 1° giugno.
I quadri viventi in questa edizione a colorare e portare vita nelle aziende sono 11, fra cui artisti come Botticelli, Rota, Monet, Giorgione, Picasso e Leonardo Da Vinci. Il quadro di apertura di quest’anno è proprio “La primavera” di Botticelli. Tutti i quadri saranno messi in scena dai figuranti che riprodurranno i personaggi nella posa, anche grazie ad abiti ed acconciature riprodotte fedelmente. Il tutto è accompagnato da una musica di sottofondo.
Il via alle 16.30 in piazza della Madonna e, dopo una breve presentazione a cura di Marcello Pagliai, saranno organizzate partenze a gruppi che permetteranno a tutti di potersi godere con calma lo spettacolo e verificare le proprie emozioni. L’ultimo gruppo partirà alle 18.30.
I quadri viventi fra Botticelli e Da Vinci
Le persone impegnate nei quadri viventi sono più di 100, fra parrucchieri, sarte, figuranti, carpentieri, falegnami, costumisti, truccatori, scenografi, appassionati di arte, che contribuiscono in forma gratuita. Il tema di quest’anno è “Ritratti di ieri, emozioni di oggi, la bellezza si rinnova”, un filo conduttore che in qualche modo vuole essere un inno all’amore, alla libertà e alla pace, in un momento in cui ce ne è tanto bisogno.
Fra i tanti commenti ricevuti per questo evento, unico nel suo genere, c’è quello della giornalista Francesca Scopelliti, presidente della Fondazione per la Giustizia Enzo Tortora.
«L’iniziativa, racchiusa nello splendido borgo dove il tempo sembra essersi fermato, meriterebbe l’attenzione nazionale per creatività, professionalità, abnegazione e passione di tutti gli attori, dalle sarte per i costumi, ai falegnami per le scenografie, capaci di rimanere magari in una calda domenica di giugno, fermi, immobili anche davanti al timido e compiaciuto saluto di un amico – dice Scopelliti – La pittura emoziona, comunica, spinge a guardare dentro di noi, grazie a quelle forme, a quei colori, a quelle espressioni riportate e dipinte su una tela per essere trasmessi agli altri. Ma quando poi quella tela prende vita, il miracolo è compiuto e alla gioia della bellezza si aggiunge la meraviglia».
Lo spettacolo è ad ingresso gratuito e all’interno del percorso ci saranno delle postazioni per sostenere la manifestazione.
L’evento è organizzato dal circolo Arci di Montemassi, con il patrocinio del Comune di Roccastrada e sostenuto dal contributo di vari sponsor che hanno creduto in questa ormai consolidata iniziativa.
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