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A Massa Marittima parte il progetto dell’IIS Lotti

L’iniziativa nasce con l’intenzione di far conoscere agli studenti il territorio in cui vivono
IIS LOTTI
Gli studenti durante il progetto

MASSA MARITTIMA. Si chiama “Dalla cartografia storica alla conoscenza e valorizzazione di un territorio: il comprensorio delle Colline Metallifere”, il progetto promosso dall’ITIS Lotti, per far conoscere agli studenti il territorio in cui vivono.

Il progetto è sviluppato dalla scuola in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Siena, che da anni indaga e sviluppa ricerche all’interno del comprensorio delle Colline Metallifere e coinvolge anche il Comune di Massa Marittima con il Centro documentazione di Niccioleta che custodisce l’archivio storico minerario e con il personale della biblioteca comunale Gaetano Badii.

Gli studenti destinatari

A godere di tale iniziativa sono 13 studenti studenti e studentesse iscritti alla futura classe 3L del liceo classico dell’IIS Bernardino Lotti di Massa Marittima, che in questi giorni stanno facendo ricerca presso l’archivio minerario di Niccioleta. I ragazzi, seguiti dalla professoressa Raffaella Luti come tutor interno, e dalla dottoressa Luisa Dallai dell’Università di Siena, come tutor esterno, si riuniscono negli spazi del Centro documentazione di Niccioleta dove possono consultare l’archivio minerario.

gli studenti
Gli studenti

Un territorio ricco di archeologia e storia

Il liceo  si trova al centro di un territorio ricco di archeologia e storia, in cui persistono tracce di sfruttamento minerario che dall’antichità arrivano fino all’epoca contemporanea senza soluzione di continuità. Il progetto ha come finalità quella di consentire agli studenti di conoscere l’evoluzione del territorio, le risorse che lo hanno reso importante dal punto di vista politico ed economico e quelle che ancora oggi offre, sviluppando una matura consapevolezza sulle opportunità di valorizzazione del suo potenziale.

L’archivio minerario è un patrimonio di enorme valore per ricostruire la storia dello sfruttamento minerario delle Colline Metallifere tra la fine dell’800 e la fine del ‘900, a disposizione di tutti coloro che volessero consultarlo per fare ricerca. Oltre 20mila faldoni contenenti documenti di tutti i tipi, dalle schede del personale alle buste paga, ai cartellini, alla corrispondenza e oltre 7.000 tra mappe, piani minerari, foto e disegni di macchinari.

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