GROSSETO. Dopo le proteste dei genitori era stato organizzato un nuovo consiglio d’istituto. L’argomento rimesso in discussione era il cambio di orario delle scuole d’infanzia e della primaria dell’Istituto comprensivo 6. I genitori, saputa la notizia, avevano subito protestato, chiedendo di ridiscutere il provvedimento.
Molti di loro avevano iscritto alla scuola i bambini contando proprio sull’orario esteso al pomeriggio, fino alla fine dell’anno scolastico. Con un servizio mensa altrettanto garantito.
Dopo il consiglio organizzato il 31 maggio, il 1° giugno è arrivata subito la comunicazione ufficiale.
I genitori la hanno spuntata: la mensa (e quindi l’orario pomeridiano) sarà garantita fino al 30 giugno per le scuole dell’infanzia e fino al 9 giugno per la primaria.
Cosa era successo
I bambini di quattro asili (Stiacciole, via Brigate Partigiane, via lago di Varano e via lago Maggiore) e delle elementari di Istia erano destinati a uscire prima negli ultimi giorni di scuola. La decisione era stata presa senza che molti genitori ne sapessero qualcosa.
Il consiglio di istituto del 18 maggio aveva ascoltato in sostanza le motivazioni degli insegnanti. Il troppo calore e la scarsa ventilazione delle aule avevano fatto suggerire ai docenti la modifica di orario e il consiglio aveva accettato. Tutti a casa prima quindi: niente più orario pomeridiano e ovviamente niente servizio mensa.
Il documento uscito da quel consiglio modificava gli orari e metteva in chiaro che le scuole di infanzia avrebbero avuto il servizio mensa garantito fino al 16 giugno. Poi i bambini sarebbero dovuti arrivare fino alla fine del mese con uscendo alle 13. Dal 19 giugno, niente più mensa né orario pomeridiano.
Per la scuola primaria di Istia la mensa sarebbe stata garantita fino al 31 maggio. Dal 5 giugno per i bambini era previsto un orario 8-13. Si aggiungeva il sabato 10 giugno dalle 8 alle 11.
Per la scuola primaria di via Monte Bianco in servizio mensa sarebbe stato garantito fino al 1° giugno. Poi dal 5 giugno i bambini sarebbero entrati alle 8.10 e usciti alle 13.10. Così fino a sabato 10.
I genitori: «Abbiamo vinto»
Per i molti genitori che si sono visti piovere addosso una decisione, è decisamente un sollievo che l’orario e la mensa siano di nuovo garantiti. «Molti di noi avrebbero avuto difficoltà ad andare a prendere i loro bambini prima del solito – dice uno dei genitori – le modifiche di orario ci erano state comunicate anche troppo a ridosso della loro entrata in vigore. Ringraziamo l’istituto per essere stati ascoltati».
«Gli ultimi giorni del mese di maggio era stato fatto un sondaggio tra i genitori – racconta una delle mamme – e hanno chiesto classe per classe la propria posizione. Il verdetto è stato chiaro e cristallino. Questo ha poi aiutato ad arrivare a una decisione finale condivisa. Abbiamo vinto, menomale».
Per il calore e la ventilazione nelle aule però non sembrano essere stati trovate ancora soluzioni. Qualche genitore valuta l’ipotesi di fare una colletta tra famiglie e dotare le classi di ventilatori. Anche se piuttosto che frugarsi in tasca, molti si aspettano che sia una delle azioni sulle quali la scuola investirà in futuro.
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