Ciabatti e Turchi arrivano a Dakar, il Tesorobus prosegue Skip to content

Ciabatti e Turchi arrivano a Dakar, il Tesorobus prosegue

Arrivare alla tappa finale era importante per i corridori, nonostante le varie difficoltà incontrate sul tragitto. Il viaggio del bus carico di doni continua verso Kabrousse
Giulio Ciabatti all’arrivo a Dakar

GROSSETO. I nostri prodi hanno coronato il sogno. Giulio Ciabatti e Stefano Turchi hanno portato a termine la 14esima Africa Eco Race.

Partiti da Monaco, dopo due settimane di deserto, hanno raggiunto Dakar seduti in sella alle loro moto. Un successo, una promessa mantenuta, una sfida personale terminata con soddisfazione e enorme fatica. Un capolavoro di tenuta fisica e psicologica. I portacolori della Maremma stanno bene ma hanno dovuto superare incidenti e malori, fermarsi e ripartire, stringere i denti. Non si sono arresi tagliando il traguardo.

È Giulio a chiarire quanto è accaduto tra le dune negli ultimi giorni di battaglia.

Il traguardo sul Lago Rosa: «Una grandissima soddisfazione»

«Adesso tutto è stato superato – racconta Giulio – in una tappa, circondato da dune infernali, ho avuto un forte episodio di disidratazione e perdita di coscienza. Già sulla pista mi hanno messo una flebo, poi ho preso due elicotteri atterrando al campo dove mi hanno applicato altre 4 flebo. Il giorno dopo l’equipe medica non mi ha concesso l’autorizzazione di partecipare alla successive due tappe perché le mie condizioni non lo permettevano. Il divieto è stato cancellato domenica 30 ottobre per l’ultimo tratto verso Dakar dove ho tagliato il traguardo al Lago Rosa salendo sul podio. È stata una enorme soddisfazione, grandissima – conclude – Arrivarci era il sogno di una vita. Anche Stefano è arrivato a Dakar anche se, purtroppo, non ha potuto correre nell’ultima tappa».

Giulio poi aggiunge: «Per la posizione entrambi siamo fuori classifica perché chi prende due volte il camion scopa, automaticamente esce dalla classifica generale anche se ti danno la possibilità di finire la gara. Quindi essendo successo sia a me che a Stefano, seppur in tappe diverse e per motivi diversi, siamo fuori dalla classifica generale».

Ciabatti, infine, spiega i giorni di corsa: «È stata una delle peggiori edizioni dell’Africa Eco Race. In alcune tappe abbiamo viaggiato con temperature prossime ai 58-60 gradi al sole. Lo staff medico, alla fine, ha dichiarato che  eravamo tutti disidratati».

La sezione moto è stata vinta dallo slovacco Stefan Svitko su KTM, secondo l’italiano Maurizio Gerini su Husqvarna.

Il Tesorobus

Oggi, lunedì 31 ottobre è il 18° giorno di viaggio per il Tesorobus. Da Lac Rose (Dakar) a Kabrousse, attraversando il Gambia per arrivare alla meta finale.

 

Oggi, una rappresentante della Congrègation des Filles du Saint Coeur de Maria Senegal, ha portato a Tesorobus e la sua èquipe i saluti e il “bon voyage” dalla Madre Superiora Mère Marie Diouf.

Lo staff Tesorobus con Mère Marie Diouf

Supérieure Générale et les Filles du Saint-Coeur de Marie alla quale il Team Maremma Dakar ha donato una copia e la traduzione in francese del libro Tesorobus. Scritto da Chiara del Soldato, riporta i disegni di Francesca del Soldato.

 

 

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