Fermata sulla strada dei Canaloni, fu il sindaco a chiamare la municipale | MaremmaOggi Skip to content

Fermata sulla strada dei Canaloni, fu il sindaco a chiamare la municipale

La donna alla guida dell’auto che ha denunciato il grossetano era la moglie del primo cittadino: l’uomo è stato assolto dal tribunale perché «il fatto non sussiste»
Il cartello artigianale sulla strada per i canaloni del Farma
La strada chiusa ai Canaloni del Farma

ROCCASTRADA. È stato assolto perché il fatto non sussiste, il grossetano imputato per violenza privata in relazione a un episodio avvenuto il 27 luglio 2024 lungo la strada vicinale ad uso pubblico 22 della Ferriera, nel comune di Monticiano.

La sentenza è stata pronunciata il 24 novembre 2025 dal tribunale di Siena, giudice monocratico Simone Spina.

La persona offesa era la moglie del sindaco

La persona offesa nel procedimento era la moglie del sindaco di Monticiano, Alessio Serragli, che quel giorno si trovava a bordo dell’auto insieme alla donna, ai figli e ad altre persone, diretti verso i Canaloni, meta turistica del territorio.

Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe impedito il passaggio dell’auto sostenendo che la strada fosse di sua proprietà e prospettando la presentazione di una querela.

L’intervento della polizia chiesto dal sindaco

Nel corso dell’istruttoria è emerso che, dopo una discussione sul posto, è stato lo stesso sindaco di Monticiano a richiedere l’intervento della polizia municipale dell’unione comuni Val di Merse, non in qualità di privato cittadino ma nella sua veste istituzionale di sindaco.

Gli agenti sono arrivati sul posto intorno alle 12.10, identificando i presenti. Anche dopo il loro arrivo, come risulta dagli atti, altri veicoli hanno continuato a transitare regolarmente sulla strada, nonostante l’imputato avvertisse i conducenti che si sarebbe riservato di querelarli.

Nessuna costrizione né minaccia 

Il tribunale ha ritenuto pacifica la ricostruzione dei fatti, ma ha escluso in modo netto la sussistenza del reato di violenza privata.

Dalla sentenza emerge che la parte offesa non si è mai sentita intimidita, né è stata costretta a rinunciare al transito per effetto della prospettata querela.

La decisione di non proseguire verso i Canaloni è stata invece ricondotta a una scelta autonoma, legata al trascorrere del tempo, alla presenza dei figli piccoli e ad altre esigenze familiari, come dichiarato dalla stessa donna in aula.

Il contenzioso sulla strada non incide sul penale

Nel processo è stato affrontato anche il contenzioso amministrativo tra il comune di Monticiano e l’imputato sul regime giuridico della strada, dichiarata ad uso pubblico nel 2011 e oggetto di una richiesta di declassamento respinta nel 2022.

Il giudice ha però chiarito che l’assoluzione è del tutto indipendente da questa controversia, poiché il reato contestato difettava degli elementi essenziali richiesti dalla legge.

Assoluzione piena

Il tribunale ha quindi revocato il decreto penale opposto e ha assolto il 51enne dal reato ascritto perché il fatto non sussiste, chiudendo il procedimento di primo grado. 

Autore

Riproduzione riservata ©

pubblicità

Condividi su

Articoli correlati

© 2021 PARMEDIA SRL – Via Cesare Battisti 85, 58100 – Grosseto – P.I.V.A. 01697040531
Tutti i diritti riservati.