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Scoprono un cantiere nautico in un oliveto

Operazione «Mundus Solo»: 6 controlli in Maremma, metà irregolari. Focus sull’Argentario, dove sono stati scoperti due illeciti
Le motovedette del Roan a Giannutri

GROSSETO. L’operazione si chiama «Mundus Solo» e ha preso il via a inizio 2025. È stata condotta dal reparto aeronavale della Guardia di finanza di Livorno con il supporto tecnico di Arpat, in un lavoro coordinato lungo tutta la costa toscana.

L’obiettivo è quello di contrastare gli illeciti ambientali nel settore nautico, un comparto in forte crescita che, proprio per questo, richiede controlli costanti e trasparenza.

Una rete di verifiche lungo la costa 

Nel corso delle attività sono stati effettuati 22 controlli tra Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto. Diciassette accertamenti sono risultati irregolari, un dato significativo che evidenzia l’importanza di monitorare in modo costante cantieri, rimessaggi e aree di lavorazione. Molte irregolarità riguardano zone operative nate senza autorizzazioni, problemi legati alle emissioni in atmosfera e agli scarichi idrici, aspetti che hanno richiesto strumentazione e competenze specifiche fornite da Arpat.

Grosseto: 6 controlli, 3 irregolari. Sotto osservazione l’Argentario

Nel Grossetano sono stati eseguiti 6 controlli e 3 sono risultati irregolari. Una parte rilevante riguarda l’Argentario: qui le verifiche sono state 3 e di queste 2 hanno evidenziato irregolarità penali, mentre una è risultata regolare.

Le criticità individuate fanno riferimento a lavorazioni svolte su terreni con diversa destinazione d’uso, come aree verdi o uliveti, oltre a mancanze nelle registrazioni delle manutenzioni e nella gestione dei sistemi di raccolta delle polveri generate dalle attività cantieristiche.

Oltre all’ambiente, contestazioni anche sul fronte fiscale

Durante l’operazione non sono emerse soltanto violazioni ambientali. Sono stati infatti rilevati 25.200 euro di ricavi non contabilizzati, 5.555 euro di IVA e 42.529 euro di ritenute non versate.

Il controllo, quindi, ha messo in luce un legame diretto tra irregolarità amministrative, fiscali e attività potenzialmente inquinanti.

L’obiettivo: proteggere la costa e chi lavora in regola

Il fine della «Mundus Solo» è chiaro: tutelare mare, territorio e imprese che rispettano le norme, garantendo un’attività economica sana e un ambiente protetto.

Una vigilanza costante permette di individuare le situazioni critiche e di salvaguardare sia il paesaggio che la sicurezza delle lavorazioni. 

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