GROSSETO. Un pezzo di storia, un atleta e un’età misteriosa: così si può descrivere Mario Materazzi, l’uomo che per anni ha portato aneddoti, storie di vita e tanti sorrisi in tutto il centro storico. Mario è venuto a mancare il 21 novembre, portando via con sé una parte importante della città.
Ma la sua età rimane un mistero: Mario la cambiava a seconda delle circostanze, e questo era il suo modo di scherzare e portare un po’ di gioia. E piano piano, nell’ultimo periodo della sua vita, è diventato una figura centrale del centro storico.
Il podismo e la storia
Mario ha vissuto una vita intensa, e lo dimostrano i mille aneddoti che aveva. Racconti e storie che condivideva con tutti per strappare un sorriso. Era un commerciante e aveva un negozio di scarpe in via Roma, che gestiva con la famiglia.
Era un uomo brillante e un podista, uno sport in cui s’impegnava con passione e dedizione, ma sempre con il suo spirito. Infatti, nel 2013 partecipò alla Corsa podistica su e giù per le mura nel centro storico di Grosseto, e il suo punto di ristoro era alla Vineria da Romolo, dove ad attenderlo c’era una bottiglia di rosato. Una passione che ha portato avanti fino alla pandemia di Covid-19, quando, per un problema di salute, ha dovuto fermarsi.
Nell’ultimo periodo della sua vita Mario era solo, perché aveva perso tutta la sua famiglia, ma ha trovato compagnia e affetto nelle attività del centro, dove portava ogni giorno sorrisi e racconti.
Con Mario Grosseto e il suo centro storico perdono una voce brillante, fatta di storie, memoria e quella leggerezza che sapeva regalare a chiunque incontrasse.



