GROSSETO. La mattina del 29 agosto era in tribunale da dove era uscito dopo aver patteggiato una pena di un anno e due mesi per resistenza a pubblico ufficiale. Su di lui pendevano due decreti d’espulsione. Due giorni dopo, domenica 31 agosto, l’uomo si è trovato di nuovo le manette ai polsi.
Due giorni prima aveva bloccato il traffico ferroviario dopo essersi messo sui binari, rischiando di essere investito. Domenica mattina invece, ha tentato di salire su un Intercity in partenza da Grosseto con una mountain bike e un bagaglio, ma senza avere con sé il biglietto. Quando però, una volta sceso, si è trovato di fronte i poliziotti della ferroviaria prima e gli agenti delle volanti poi, ha dato in escandescenze e ha cominciato a minacciarli di morte.
Per questo, è stato arrestato di nuovo.
Trovato con più di 9mila euro in contanti
È stata una mattinata movimentata quella di domenica 31 agosto alla stazione di Grosseto. Sokol Hajdari, 44 anni, cittadino albanese in Italia senza fissa dimora, si è presentato poco prima delle 8 al binario due per salire sull’Intercity notte arrivato da Reggio Calabria e che sarebbe ripartito per Milano.
L’uomo aveva con sé una mountain bike nuova di zecca e un bagaglio, ma non si era munito di biglietto. Il capotreno quindi, lo aveva invitato a scendere e aveva chiesto l’intervento della polizia ferroviaria.
Gli agenti, una volta arrivati sul marciapiede del binario, avevano chiesto al 44enne i documenti. Ma lui si è rifiutato di darglieli e ha cominciato a pronunciare frasi senza senso, sventolando sotto al naso dei poliziotti della ferroviaria il portafogli senza documenti ma con molti soldi in contanti.
Portafogli pieno di soldi e bici nuova: «Li ho rubati»
Hajdari è stato invitato dagli agenti a seguirli nell’ufficio della polizia ferroviaria ma durante il tragitto si è fermato più volte con il chiaro intento di far perdere loro tempo.
Una volta arrivati, quando gli è stato chiesto di nuovo da dove arrivassero i soldi che aveva nel borsone, più di novemila euro in pezzi da 50 legati con un elastico e la bici nuova di fiamma, l’uomo ha detto che erano provento di furto. Ma subito dopo aver pronunciato quelle parole, il 44enne ha cominciato a minacciare i poliziotti con frasi del tipo: «Non fatemi diventare cattivo che vi taglio la testa, vi ammazzo», «Vi taglio la gola», «Vi prendo uno per uno e vi butto giù a cazzotti», «Vi ucciderò tutti».
Poi si era scagliato contro gli agenti per impedire loro di leggere i documenti che aveva estratto dalla valigia, ovvero i due decreti di espulsione.
Arrivati anche i poliziotti delle volanti, l’uomo è stato arrestato. Portato nella camera di sicurezza della questura dov’è rimasto fino a lunedì 1° settembre, ha danneggiato anche quella.
Non potrà restare in provincia
Lunedì 1 settembre, dopo soli tre giorni, il 44enne è stato portato di nuovo in tribunale per il processo per direttissima. Difeso dall’avvocata Valentina Chech, l’arresto dell’uomo è stato convalidato.
Era accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
La vice procuratrice onoraria Elena Bartalini ha chiesto la custodia in carcere. Il giudice Marco Bilisari ha disposto il divieto di dimora nella provincia di Grosseto.



