Vendetta a luci rosse: condanna e maxi risarcimento | MaremmaOggi Skip to content

Vendetta a luci rosse: condanna e maxi risarcimento

L’ex amante dovrà scontare due anni e 3 mesi e pagare 30.000 euro di danni: attraverso diversi profili di Facebook falsi, ha inviato le foto e i video hot della sua ex amante ai parenti della donna

GROSSETO. Chi ancora pensa di poter utilizzare i social senza che questo abbia conseguenze nella vita vera, dovrà ricredersi un’altra volta. Perché il conto che un giudice può presentare, qualche volta è davvero salato. 

Ne sa qualcosa un 41enne di origini bulgare che lunedì 14 luglio è stato condannato a due anni e tre mesi di reclusione e al pagamento di 30.000 euro come risarcimento danni alla sua ex amante.

Della quale aveva inviato foto e video hot ai suoi familiari, utilizzando diversi profili su Facebook.

Foto e video hot su Telegram

Quando la donna, 44enne grossetana, assistita dall’avvocata Francesca Carnicelli, ha deciso di interrompere la relazione con il 41enne, non poteva pensare che la sua vita si sarebbe trasformata in un incubo. 

La donna era sposata quando ha avuto un breve relazione con l’uomo. Lui però, nonostante la relazione si fosse interrotta, aveva cominciato a perseguitarla, ad offenderla continuamente e a mandarle messaggi minatori e inviti al suicidio.

Cercava di controllarne la vita, con continue telefonate e contratti virtuali. La donna aveva cominciato ad avere paura e aveva così deciso di vederlo sempre meno e di bloccare i numeri telefonici dai quali lui la chiamava.

Ma per tutta risposta, lui aveva cominciato a inviare tutto quel materiale che aveva realizzato ai familiari della donna, attraverso vari profili di Facebook che si era creato. Utilizzando, via via, anche i gruppi di Telegram ai quali si iscriveva. 

Stalking e revenge porn: condanna e maxi risarcimento

Il 41enne, difeso dall’avvocata Iris Milano, è stato accusato di stalking, revenge porn e sostituzione di persona.

 Il giudice Marco Bilisari lo ha condannato a due anni e tre mesi e ha disposto nei confronti della donna che si era costituita parte civile con l’avvocata Francesca Carnicelli, un maxi risarcimento di 30mila euro

L’uomo aveva infatti creato diversi profili su Facebook, alcuni a nome dell’ex amante, altri a nome di altre donne, utilizzando però sempre la fotografia della quarantaquattrenne.

Con quei profili aveva poi chiesto l’amicizia dei parenti e degli amici della donna, che, tratti in inganno da quel nome e da quella immagine l’avevano accettata.

La “vendetta” si sarebbe quindi consumata tutta sui social dove l’uomo pubblicava frasi sull’infedeltà della quarantunenne e sulle sue attitudini sessuali, oltre alle immagini che aveva scattato nell’intimità. 

 

 

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