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Torna a casa e si trova in mezzo a una rissa

È successo in centro: la donna stava camminando quando le è volata sopra la testa una bottiglia di vetro lanciata da uno dei ragazzi
La pattuglia dei carabinieri intervenuta per l'accoltellamento nel centro storico
Una pattuglia dei carabinieri fra corso Carducci e via Mazzini (Foto d’archivio)

GROSSETO. Stava tornando a casa alle 23.30 Elisa Bambini, quando ha visto circa 10 ragazzi camminare verso di lei. In una manciata di secondi la situazione è degenerata: uno di loro ha preso una bottiglia dal secchio della spazzatura e l’ha lanciata verso un coetaneo, passando sopra la testa di Elisa. 

«Avevo parcheggiato l’auto in via Fallaci e mi sono diretta verso casa mia, in via Mazzini dentro alle mura del centro storico, all’angolo fra la strada e corso Carducci quando mi sono trovata in mezzo alla rissa – dice la donna – Mi sono spaventata moltissimo e mi sono rifugiata dentro il Loft enoteca urbana, da dove poi due ragazzi mi hanno accompagnata a casa. Abbiamo chiamato i carabinieri che sono arrivati dopo poco».

Scoppia la rissa fra giovani

Elisa stava rientrando a casa e si è spaventata molto quando ha visto che tra una decina di ragazzi fra i 16 e i 20 anni stava scoppiando una rissa. Poi uno di loro ha preso una bottiglia di vetro dal cestino della spazzatura e ha deciso di lanciarla verso il coetaneo

La bottiglia è volata sopra la testa di Elisa, che spaventata, si è rifugiata nel locale che si trova proprio davanti alla salita delle Mura.

«Sono stanca di questa situazione, non ne posso più. È la prima volta che vedo una cosa del genere, ma sento sempre urla e colpi dalle finestre di casa – dice Elisa – Ero veramente terrorizzata, tanto da farmi accompagnare a casa da due ragazzi. Ho una figlia di 15 anni e quando rientra a casa le capita di essere seguita dai suoi coetanei o anche da persone adulte. Non ne possiamo più».

«Abbiamo allertato i carabinieri che sono arrivati dopo pochissimo. I ragazzi sono scappati sulle Mura e i militari li hanno seguiti – conclude – C’era anche una signora che vive sopra al locale che ha iniziato ad urlare dalla finestra di chiamare qualcuno perché si stavano picchiando». 

 

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