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Le rondini fanno primavera, ma è dura se buttano giù i loro nidi

Alcuni operai, con tanto di scale e cestello, si sono alzati fino al tetto di una palazzina nella frazione del Puntone per buttare giù i nidi delle rondini
Un nido di rondine
Un nido di rondine

SCARLINO. Un cittadino ha segnalato tre giorni fa l’intervento di alcuni operai che, con tanto di scale e cestello, si sono alzati fino al tetto di una palazzina nella frazione del Puntone per buttare giù i nidi delle rondini costruiti già da tempo.

I nidi che erano sotto il tetto della palazzina.

Ovviamente quei “lavori di bonifica” non sono passati inosservati, anche perché quasi tutti sanno che le leggi a tutela degli animali hanno oramai ben chiarito cosa, quando e come si possa o meno intervenire sugli habitat naturali e selvatici.

Le rondini sono uccelli protetti

Per quanto riguarda le rondini in particolare, l’articolo 3 della legge 157 sulla caccia e protezione della fauna del febbraio 1992 (157/92) recita che: «È vietata in tutto il territorio nazionale ogni forma di uccellagione e di cattura di uccelli e di mammiferi selvatici, nonché il prelievo di uova, nidi e piccoli nati».

Questo significa che distruggere i nidi di rondine o di altri uccelli selvatici è considerato un reato. La stessa legge inoltre recepisce una normativa della Comunità Economica Europea del 1979 che prevede come gli stati membri dell’Unione Europea debbano adottare tutte le misure necessarie a protezione di tutte le specie di uccelli tra cui in particolare il divieto esplicito di ucciderli, catturarli o danneggiarne deliberatamente nidi o uova.

Normative che sono state adottate anche in diversi comuni italiani che richiamano anche ad una particolare attenzione durante le attività quotidiane come ad esempio la potatura di alberi o la ristrutturazione di edifici. In questi casi è necessario segnalare la presenza del nido per ottenere deroghe specifiche. I cittadini che assistono a eventuali violazioni sono inoltre invitati a segnalarle alle autorità.

Il Comune: faremo una verifica

Interessando l’Amministrazione Comunale dell’accaduto, abbiamo avuto la conferma da parte della sindaca Francesca Travison, che nessuna autorizzazione è stata rilasciata per questo incredibile atto e che gli uffici preposti procederanno immediatamente alla verifica sul posto di quanto accaduto.

Autore

  • Chiara Pierini

    Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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