GROSSETO. Sono almeno 3000 le assunzioni previste in Maremma tra settembre e novembre 2023, un migliaio solo nel mese in corso. Le imprese cercano operai specializzati e professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, ma i profili richiesti sembrano introvabili. Le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i le figure richieste in un caso su due, soprattutto pe la mancanza di candidati disponibili.
Le opportunità di lavoro si concentreranno per il 64% nel settore dei servizi e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Interesseranno inoltre giovani con meno di 30 anni per una quota pari al 29%. Nel 66% dei casi è richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore di attività.
L’8% delle entrate previste sono per laureati, il 29% per diplomati, il 20% per figure professionali con qualifica o diploma professionale, solo l’1% per diplomati ITS Academy.
Mancano autisti e operai specializzati in edilizia
Tra le figure professionali che si trovano con più difficoltà
- conduttori di macchine per movimento terra, sollevamento e maneggio materiali
- operai specializzati addetti alle costruzioni, al mantenimento di strutture edili ed alle rifiniture
- conduttori di veicoli
- addetti alle attività di ristorazione
- addetti alle vendite
Mentre titoli di studio più richiesti sono
- lauree ad indirizzo insegnamento e formazione
- diploma ad indirizzo costruzioni, ambiente e territorio, elettronica-elettrotecnica e meccanica-meccatronica-energia
- diploma turismo-enogastronomia-ospitalità, amministrazione-finanza-marketing
- qualifica/diploma professionale indirizzo edile
- diplomi professionali ristorazione e trasformazione agroalimentare.
Resta comunque molto alta da parte delle imprese maremmane la richiesta di personale senza un titolo di studio specifico (il 42% del totale entrate previste), che ha dunque assolto solo l’obbligo scolastico
Contratti a tempo indeterminato, apprendistato e a termine
Nel 27% dei casi le entrate sono stabili: contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 73% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Numeri e tendenze non troppo dissimili da quelle riscontrate negli stessi periodi del 2022, secondo l’indagine Excelsior di Unioncamere-Anpal, relativa ai fabbisogni occupazionali

nasce dall’idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
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