SCARLINO. Nei giorni scorsi, un carabiniere libero dal servizio, aveva notato nella zona di fosso Soline, nel comune di Scarlino, la presenza di oggetti di metallo tondeggianti, arrugginiti dal tempo e dalle intemperie: quello che con ogni probabilità poteva essere un residuato bellico.
Dopo aver effettuato la segnalazione, il sito è stato ispezionato da militari dell’Esercito, precisamente effettivi al 2° Reggimento genio Pontieri di Piacenza, che hanno stabilito trattarsi di granate, in tutto 19, del tipo “a frammentazione”, di fabbricazione inglese, risalenti al secondo conflitto mondiale e generalmente note come bombe “ananas”.
È probabile che quelle armi siano state abbandonate in quel luogo impervio, nel corso del conflitto, e che siano rimaste lì per tutti questi anni. Non è possibile tuttavia chiarire se qualcuno abbia raggruppato lì gli ordigni, dopo averli rinvenuti sparsi nei terreni circostanti.
Rimosse e fatte brillare
Ad ogni modo, una situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, per cui i carabinieri della stazione hanno delimitato l’area, attivando il piano di rimozione e bonifica, coordinato dalla prefettura di Grosseto.
Il tutto è stato portato a compimento nella mattinata di oggi, sabato 23 luglio, quando i militari del 2° Reggimento genio Pontieri di Piacenza, hanno prelevato le 19 bombe a mano, trasportandole poi in una località individuata in precedenza per farle infine brillare.

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