GROSSETO. Le truffe sono rivolte a tutti, dai più giovani ai più anziani, e portano sempre con sé un elemento fondamentale: la fiducia della vittima.
Spesso il malcapitato ha tutte le ragioni per credere al truffatore, perché magari gli parla di un familiare in difficoltà oppure perché i malviventi gli fanno provare un forte stato di stress e agitazione. Mentre in altri casi, come questo, la vittima prova a ottenere quello che non gli spetta e per questo si affida a persone poco affidabili.
È il caso di un diciottenne che voleva ottenere ciò che non gli spettava: il bonus cultura, per ottenere il quale serve un Isee al pari o al disotto dei 35.000 euro e la vittima non rientrava in questa fascia di reddito, anzi la superava.
La truffa per avere il bonus cultura
Il 18enne voleva quel bonus cultura in tutti i modi, anche se non rientrava nei requisiti richiesti, per questo si è affidato a un ragazzo conosciuto in rete. Il truffatore lo ha convinto a fare dei bonifici in suo favore, dicendogli che per far sembrare il suo Isee più basso sul suo conto corrente non dovevano esserci i soldi.
Così il diciottenne ha versato tutto il denaro che aveva sul conto corrente del truffatore. Probabilmente la vittima non rivedrà mai più i suoi soldi, alcune migliaia di euro. E, naturalmente, del bonus cultura promesso non c’è traccia.
Quando il ragazzo ha chiesto al malvivente quanto ancora dovesse aspettare per il bonus, il truffatore ha risposto con una foto: un selfie mentre faceva il segno della vittoria.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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