10 anni per sterilizzare i gatti randagi in Maremma. E intanto si riproducono Skip to content

10 anni per sterilizzare i gatti randagi in Maremma. E intanto si riproducono

Mentre il consiglio comunale approva il regolamento per gli animali, “Occhi di gatto” lancia l’allarme: «Serve una campagna di sterilizzazione». L’Asl: «Spetta ai Comuni»
Gatti randagi, Occhi di gatto lancia l'allarme: «3200 gatti randagi a Grosseto, serve una campagna di sterilizzazione»
Gatti randagi, Occhi di gatto lancia l’allarme: «3200 gatti randagi a Grosseto, serve una campagna di sterilizzazione»

GROSSETO. Il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento per gli animali, aggiornando quello del 2019.  Si tratta di un pacchetto di nuove norme frutto del lavoro dell’ufficio affari animali in collaborazione con l’Asl e con le associazioni animaliste presenti sul territorio.

L’esigenza dell’intervento normativo ha avuto, quale ragione fondante, la volontà dell’Amministrazione comunale di incentivare il numero di adozioni degli animali e, di conseguenza, limitare il numero di abbondoni o cessioni degli stessi.

In questo senso, l’Amministrazione Vivarelli Colonna, in sinergia con l’Asl, ha provveduto a modificare la modulistica vigente. La principale novità prevede che qualora la richiesta di cessione non faccia riferimento a motivi economici ingenti certificati, tramite Isee inferiore a 15mila euro, il cedente è tenuto a corrispondere un forfait mensile pari a 50 euro per tutto il periodo di abbandono del cane al canile.

C’è anche una nuova normativa in materia di gatti e delle colonie fenile: con la modifica del regolamento comunale, la gestione della colonia felina può essere richiesta da volontari o associazioni iscritte al terzo settore.

Il Comune, sentito il parere della Asl, può concedere la colonia, definirne la locazione e le modalità di gestione. Il gestore della colonia dovrà comunicare al Municipio, una volta all’anno, il numero di gatti di sesso femminile presenti nella struttura.

Il caso delle sterilizzazioni, il comitato Occhi di gatto scrive al sindaco

Il comitato Occhi di gatto ha scritto al sindaco Vivarelli Colonna, evidenziando il problema delle sterilizzazioni dei gatti.

«Il comitato Occhi di gatto – scrivono -, nato lo scorso 28 novembre da 32 volontarie e volontari, e che conta attualmente oltre 70 aderenti, molti dei quali custodi di colonie feline del capoluogo, apprende dal sito del Comune di Grosseto che il consiglio comunale ha approvato la modifica del Regolamento per la tutela degli animali a seguito, secondo quanto si legge, “di un attento lavoro dell’ufficio affari animali in collaborazione con l’Asl e con le associazioni animaliste presenti sul territorio”».

Gatti in una colonia felina
Gatti in una colonia felina

3200 gatti randagi liberi a Grosseto

«I dati che abbiamo richiesto nei giorni scorsi al Comune di Grosseto e all’Asl Toscana sud est, in merito alla situazione del randagismo felino, sono preoccupanti e confermano il grido di allarme lanciato dalle tante volontarie che ogni giorno aiutano con i propri mezzi i gatti randagi e abbandonati: secondo il Comune di Grosseto sono oltre 3.200 i gatti liberi sul territorio comunale (limitandosi alle sole colonie attualmente censite); quanto al servizio di sterilizzazione, l’Asl comunica meno di 900 interventi all’anno per l’intera provincia di Grosseto».

«Se consideriamo che la città di Grosseto conta circa un terzo della popolazione di tutta la provincia si può ipotizzare che l’Asl, con questo ritmo, impiegherà oltre 10 anni a sterilizzare i gatti liberi sul nostro territorio».

«Solo che ogni anno questi gatti fanno nuove cucciolate, moltiplicandosi in modo esponenziale. Purtroppo appare palese l’inadeguatezza del servizio offerto dall’Asl per contenere l’incremento della popolazione felina in provincia di Grosseto».

«Rammentiamo che la legge 281/1991, la legge 157/1992 e gli articoli 823 e 826 del Codice civile attribuiscono a lei, signor sindaco, la cura e la tutela delle specie animali presenti allo stato libero sul territorio comunale, inclusi i gatti, e la responsabilità di far sterilizzare i gatti che vivono in libertà al fine del controllo della loro popolazione. Ecco perché ci rincuorano le sue rassicurazioni quando scrive che “il benessere degli animali rappresenta un punto fermo dell’Amministrazione comunale”».

Serve una campagna di sterilizzazione

«È con lo spirito collaborativo che contraddistingue le finalità del nostro comitato che le chiediamo di attuare un’efficace campagna di sterilizzazione per la prevenzione del randagismo e del proliferare incontrollato della popolazione felina a Grosseto, coinvolgendo l’Asl (come fatto nel 2017 con deliberazione di giunta n. 394) e/o i medici veterinari privati (come fatto nel 2020 con deliberazione di giunta n. 71) in vista del prossimo boom di nascite previsto a primavera. Le chiediamo, a tal fine, di poter avere urgentemente un incontro con lei».

L’Asl spiega: «La sterilizzazione spetta ai Comuni». In Maremma 2000 colonie feline

In merito alle dichiarazioni del comitato di Grosseto “Occhi di Gatto”, la direzione del dipartimento di Prevenzione della Asl Toscana sud est ricorda e ribadisce che la sterilizzazione fa capo ai Comuni e non è responsabilità delle Asl. I Comuni possono offrire tale servizio avvalendosi della Veterinaria Asl o tramite altri canali.

Nello specifico, la legge regionale n.59 del 2009, “Norme per la tutela degli animali”, prevede che i Comuni provvedono al controllo della crescita della popolazione felina, con interventi di cattura e reimmissione nel territorio a cura dei soggetti individuati, quali associazioni senza scopo di lucro e imprese sociali riconosciute e iscritte in albi istituiti con leggi regionali, aventi finalità di protezione degli animali.

Sempre i Comuni individuano i custodi delle colonie feline che provvedono alla alimentazione e alla cura dei gatti, garantendo il decoro delle aree adibite alle attività necessarie alla tutela delle stesse.

La sterilizzazione chirurgica è uno degli strumenti della prevenzione al randagismo, che non può però bastare senza una corretta gestione delle colonie feline, così come indicato negli atti di affidamento rilasciati dalle amministrazioni comunali.

Gli interventi di sterilizzazione vengono programmati territorialmente, seguendo le prenotazioni ricevute dai responsabili delle singole colonie o direttamente dai Comuni.

L’attività del 2023 ha confermato gli stessi numeri degli scorsi anni, garantendo nell’ambulatorio di Grosseto circa 600 interventi di sterilizzazione su gatti di colonia, con una media di circa 15 gatti per seduta.

Nella realtà operativa, nel corso dell’anno, al fine di far fronte alle richieste, le sedute sistematicamente hanno superano il numero di gatti stabilito, compatibilmente con la capacità operatoria della struttura. A fronte di tali sforzi organizzativi, le richieste di intervento continuano ad aumentare.

In Provincia di Grosseto attualmente sono circa 2000 le colonie feline riconosciute e autorizzate dai Comuni.

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