di Rossano Marzocchi
SANTA FIORA. Nel silenzio di un paese medievale sulle pendici di un vulcano spento, all’inizio del secolo scorso viveva un minatore con la sua famiglia. Per raggiungere il posto di lavoro era spesso costretto a incamminarsi nel cuore della notte, attraversando quindici chilometri di sentieri, unica via per garantire il sostentamento alla moglie e ai quattro figli.
Il primogenito non rinunciava a svegliarsi nel mezzo del sonno pur di salutare il babbo prima della partenza. Quel luogo, dove era difficile distinguere il confine tra fiaba e realtà, era Santa Fiora. Quel bambino si chiamava Ernesto.
La vocazione e gli studi
Grazie a una borsa di studio, Ernesto lascia giovanissimo la montagna ed entra in seminario presso gli Scolopi. È l’inizio di un percorso che lo porterà lontano dalla sua terra, ma non dalle sue radici.
Ordinato sacerdote nel 1945, viene mandato a Firenze, città che diventerà il centro della sua formazione spirituale, culturale e civile.
L’incontro con La Pira e la chiesa dei poveri
A Firenze Balducci viene chiamato a collaborare con il sindaco Giorgio La Pira, con il quale condivide una visione profonda della chiesa dei poveri e dei semplici.
Il lavoro politico diventa per lui una missione sociale, fondata sull’ascolto, sul dialogo e sulla condivisione, in una prospettiva che unisce fede e impegno civile.
Compagni di strada e voci scomode
In quegli anni Balducci incontra anche importanti compagni di strada come David Maria Turoldo, Zeno Saltini e Lorenzo Milani. Tutti, come lui, direttamente impegnati nella missione evangelica.
Tutti, allo stesso tempo, non sempre allineati ai dettami della gerarchia ecclesiastica, ma coerenti con una lettura radicale del Vangelo.
L’obiezione di coscienza e la condanna
Nel 1963 Balducci viene condannato per apologia di reato, per aver difeso pubblicamente il primo obiettore di coscienza cattolico.
Un episodio che segna profondamente la sua vita, ma che contribuirà a gettare il seme dell’attuale legge sull’obiezione di coscienza, diventando uno snodo fondamentale nella storia civile del Paese.
Gli anni della maturità e l’impegno culturale
Negli anni Ottanta Balducci avvia una serie di attività pastorali innovative, soprattutto sotto il profilo culturale e della comunicazione.
Autore di oltre cinquanta libri, si afferma come intellettuale oltre che uomo di chiesa, capace di guardare il mondo dal basso verso l’alto, affrontando temi come ambiente, diritti umani, pace, coscienza, fede e Dio.
L’eredità di Ernesto Balducci
Nel 1992, al rientro da un convegno, un incidente stradale gli stronca la vita, ma non la sua eredità spirituale e culturale.
Una figura che papa Giovanni Paolo II ricorderà con parole destinate a restare:
«Quando Dio manda uomini così, non è certo perché si scrivano libri su di loro, ma perché ci sia impossibile continuare a vivere e pensare come se loro non fossero mai venuti tra noi».
Rossano Marzocchi, nota biografica
Rossano Marzocchi è nato e vive a Grosseto. Giornalista pubblicista, già direttore di banca, è un attento studioso e cultore di storia locale, tematica che da molti anni tratta su quotidiani e periodici legati al territorio.
In particolare, dal 2011 al 2025, su La Nazione Grosseto ha ripercorso ogni domenica le vite di uomini e donne che hanno segnato la Maremma, raccontando negli anni le storie di oltre seicento personaggi.
È membro delle redazioni del settimanale Toscana Oggi/Rinnovamento e del mensile Maremma Magazine, del consiglio di amministrazione della Fondazione Luciano Bianciardi e dell’Arciconfraternita di Misericordia di Grosseto.
Ha ricoperto in passato incarichi pubblici e istituzionali, tra i quali membro della Commissione Toponomastica del Comune di Grosseto, della Commissione consultiva del Teatro Comunale degli Industri e commissario dell’Azienda Farmaceutica Comunale. Per il suo impegno per il territorio, nel 2005 è stato insignito anche dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica.
È autore, inoltre, di numerosi saggi che affondano la penna nella Maremma e nella sua gente. Tra questi, Vite nel vento – Storie e persone che hanno segnato l’ultimo secolo in Maremma” (Polistampa, 2009), acquisito anche dalle biblioteche statunitensi delle Università di Princeton, Harvard e Yale, nonché dalla Library of Congress e dalla New York Public Library; Maremma voce dell’anima – Il linguaggio della nostra terra (Innocenti Editore, 2017); La storia dei Grifoni – Sessant’anni del premio della Proloco di Grosseto, scritto insieme a Umberto Carini (Innocenti Editore, 2018).
Nel 2025, La Nazione ha pubblicato il libro da lui curato “Storie di Maremma – Grosseto e la sua terra nei volti dei protagonisti”, che raccoglie una selezione di articoli dell’autore tra quelli pubblicati nel tempo per il giornale.



