Villamarina, l'attacco della Piazza: «Smantellano cardiologia» | MaremmaOggi Skip to content

Villamarina, l’attacco della Piazza: «Smantellano cardiologia»

Nel dibattito sull’ospedale, con i sindaci che ragionano su quello unico, il comitato La Piazza entra a gamba tesa: «Chi non interviene è complice». Interviene anche il Pd
L'ospedale Villamarina di Piombino
L’ospedale Villamarina di Piombino

PIOMBINO. La delicata situazione dell’ospedale Villamarina di Piombino, sulla quale discutono i sindaci della Val di Cornia e delle Valli etrusche, Cecina compresa, in attesa che si sblocchi il progetto dell’ospedale unico, è analizzata anche dal comitato La Piazza della Val di Cornia.

Si tratta di un gruppo di cittadini che si è formato spontaneamente, al di fuori di logiche partitiche, che esprime pubblicamente la propria opinione nei riguardi dei tanti problemi di Piombino e del suo territorio, prospettando anche soluzioni.

Al tempo stesso prende posizione anche il Pd di Piombino. Dopo quanto è successo con il reparto di ginecologia, si teme che l’ospedale perda un altro pezzo importante. Uno smantellamento pezzo dopo pezzo del presidio ospedaliero del promontorio.

Con tutti i problemi che ne vengono di conseguenza, visto che il viaggio in ambulanza verso altri presidi, i più vicini sono Grosseto e Cecina, comporta sempre dei rischi.

In estate, soprattutto perché, in attesa della nuova 398, che negli annunci della politica dovrebbe essere pronta nel 2026, c’è solo una strada di uscita, spesso bloccata dal fiume di auto riversato dai traghetti.

Stanno smantellando la cardiologia del Villamarina

«Crediamo – scrivono dal comitato La Piazza – che quanto sta succedendo a Piombino in questi ultimi tempi debba essere spunto di riflessione per tutti i cittadini».

«Da una parte è palpabile la demoralizzazione di chi si sente messo da parte, non ascoltato e comunque non considerato, dall’altra vi è volontà di reagire, di ribellarsi a questo lento scivolare nella marginalità».

«Una città a cui è stata spezzata la colonna vertebrale dell’industria siderurgica è divenuta facile terreno di scorribande da parte di soggetti che nel bilancio di dare e avere hanno sempre dimenticato la prima parte».

La demolizione dei diritti sociali, salute in testa

«Da tempo però assistiamo alla demolizione dei “diritti sociali” che ricordiamo sono il diritto al lavoro, il diritto all’istruzione e il diritto alla salute. Desideriamo soffermarci su quest’ultimo diritto che a Piombino è da tempo messo in discussione a seguito di scelte regionali».

«Eppure questo che è un diritto irriducibile e cioè che deve essere sempre garantito senza che possa essere ridotto per ragioni finanziarie, sembra essere messo in discussione attraverso chiusura di reparti come la ginecologia, riduzione di organici in altri con conseguente minore operatività o infine mortificando servizi di prima necessità come il Pronto Soccorso».

«Tutto questo avviene in modo subdolo, accompagnato da vacue promesse di stanziamenti, razionalizzazioni, potenziamenti e tutto quel vocabolario caro alla politica quando vuol mistificare la realtà».

Ora è sotto attacco la cardiologia

«L’ultimo atto dello smantellamento dell’ospedale di Piombino è a carico della cardiologia, dove dopo il balletto su emodinamica si, emodinamica forse, oggi ci troviamo a qualcosa di ben più grave».

«Quando svuoti un reparto di medici e infermieri, usi solo personale a termine o da altre strutture (che non fa, quindi, alcuna resistenza in caso di ridimensionamento o chiusura), non investi in strumenti e professionalità (anzi, riduci progressivamente le attività di eccellenza svolte), ti appoggi ad altri territori ritagliando un mero ruolo di stabilizzazione prima del trasferimento altrove dei malati (quando si trova con quale mezzo e con chi accompagnare il paziente). Quando accade tutto questo, la volontà è chiara».

La politica è tenuta ad intervenire

«Di fronte al continuo attacco ai nostri servizi ospedalieri e sanitari tutte le forze politiche sono tenute ad assumersi la responsabilità di difendere i cittadini e non sono più accettabili atteggiamenti assunti per mera polemica politica o per un malinteso senso di appartenenza.
Fra chi fa politica o amministra a vario livello la “cosa pubblica”, solo chi è complice o pensa di ottenere vantaggi dal proprio silenzio, può fare finta di non capire».

«Dovranno essere direttamente i cittadini a risvegliare dal torpore, distrazione e opportunismo chi avrebbe il ruolo di trovare soluzioni e non le porta. In fondo i Comitati nascono per organizzare le mobilitazioni quando la politica e le istituzioni latitano».

Il Pd: «Cardiologia non si tocca»

Anche il Partito democratico da anni conduce una vera e propria battaglia per la cardiologia interventista a Piombino, e lo fa non solo per i cittadini ma anche per gli elbani e per i milioni di turisti che ogni anno transitano nel nostro territorio. 

Come già avvenuto per il reparto della maternità, anche cardiologia sta per seguire lo stesso destino e l’allarme lanciato dai cittadini e dai professionisti non ha ricevuto risposte convincenti, al contrario silenzi che non preannunciano alcuna soluzione. 

Un pezzo dopo l’altro si sta smantellando un presidio ospedaliero.

«Lo abbiamo detto – dichiara in una nota il Pd – all’indomani del documento approvato dai sindaci, anche da Ferrari che continua a millantare battaglie per l’ospedale, che abbiamo contrastato proprio perché non conteneva nessuna certezza che a Piombino si conservasse e anzi si potenziasse questo fondamentale e storico reparto che nel tempo si è ridotto al lumicino con medici costretti a sacrifici per garantire le 24 ore».

In un’area dove le patologie tempo dipendenti sono in aumento e molti sono i decessi per infarto, il fatto che cardiologia non chiuda per il Pd non è sufficiente:

«Perché forse non chiuderà davvero, ma cosa cambia se è in corso uno smantellamento progressivo di tutti i servizi che avrà la conseguenza di dirottare i pazienti altrove? Se tutte le emergenze non avranno più una risposta diretta a Piombino ma dovranno essere inviate sistematicamente in altri ospedali? Le cittadine e i cittadini di questo territorio non lo meritano. Basta, non staremo a guardare mentre si gioca con la loro salute».

L’appello del Partito democratico è che i canali istituzionali si attivino per trovare delle soluzioni soddisfacenti e che rispondano alle esigenze concrete dei cittadini.

«Ci siamo mossi fin da subito, con tutti i canali istituzionali a nostra disposizione e continueremo a farlo. Abbiamo chiesto risposte chiare e azioni concrete, perché il rischio è che dietro quelle parole di circostanza si nasconda un “Ma…” che non vogliamo nemmeno sentire pronunciare».

«Siamo pronti a contrastare chiunque voglia chiudere o depotenziare cardiologia, vogliamo invece che venga rilanciata con strumentazioni che ci erano state promesse e che non sono mai arrivate e con una dotazione di specialisti che garantisca l’assistenza 24 ore e la parte interventistica almeno d’urgenza».

«Piombino città di frontiera»

Davanti alle preoccupazioni e alle difficoltà che i cittadini incontrano quando vanno ad interfacciarsi con servizi di prima necessità, i conflitti tra gli schieramenti politici vanno arginati.

«Quanto si tratta di difendere il diritto alla salute non ci sono bandiere, non ci sono schieramenti politici e se l’azienda sanitaria o la parte politica pensano di lasciare morire il reparto di Piombino, sappiano che troveranno davanti a sé un territorio che non arretrerà di un millimetro. Non siamo disposti a subire altre decisioni che contrastano col diritto di chi vive in questo territorio di sentirsi pienamente toscano, siamo pronti a mobilitarci insieme a una comunità intera».

«Piombino è una città di frontiera – concludono -, un territorio periferico troppo spesso dimenticato. Ma è bene ricordare che le battaglie più importanti e decisive nascono proprio nelle periferie. Questa è la nostra battaglia. Perché la storia non si ripeta».

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su