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Venator, Marras: «Occorre intervento finanziario della capogruppo»

Resta la preoccupazione dopo il tavolo al Mimit sulla vertenza. La proprietà ha incaricato un advisor per trovare nuovi soci: a giugno scadono gli ammortizzatori sociali, è corsa contro il tempo
La ciminiera della Venator listata a lutto

SCARLINO. «L’incontro, alla presenza dell’amministratore delegato Bryan Snell, si è svolto all’insegna della chiarezza, ma ha fatto emergere anche elementi di preoccupazione»È il primo commento dell’assessore regionale all’economia Leonardo Marras al termine dell’incontro che si è svolto a Roma lunedì 12 maggio al Mimit. Sul tavolo, la vertenza Venator. 

L’incontro della Venator a Roma

All’incontro hanno partecipato i vertici di Venator Materials, società capogruppo proprietaria di Venator Italy. Erano presenti, oltre all’assessore Marras, il consigliere del presidente Giani per le vertenze aziendali Valerio Fabiani, funzionari regionali, sindaci e deputati del territorio, il presidente della provincia di Grosseto Francesco Limatola, rappresentanti di Confindustria e delle organizzazioni sindacali che seguono la vertenza a livello nazionale, regionale e in azienda.

Venator, la società è pronta a vendere

«Sicuramente ci è stata data la disponibilità a lavorare per la continuità produttiva, anche attraverso l’ipotesi di cedere il sito ad altri operatori, e comunicato il mandato alla società italiana di ricercare eventuali soggetti interessati – osserva Marras -Ma le preoccupazioni risiedono dentro le criticità contingenti».

Criticità che fanno il paio con la scadenza, entro fine giugno, degli ammortizzatori sociali. «È necessario – aggiunge Marras – un intervento finanziario della capogruppo affinché sia possibile l’estensione del contratto di solidarietà fino alla fine di quest’anno, in modo tale che ci sia il tempo necessario per definire eventuali soluzioni che possano riguardare il destino sia dell’intero gruppo sia del sito italiano».

A tal proposito la Corporate ha dato mandato al management italiano di trovare le migliori soluzioni industriali, aprendo alla ricerca di nuovi soci attraverso un advisor finanziario.

Proroga del contratto di solidarietà

Tra un mese, una nuova riunione al Mit, alla quale hanno partecipato anche il sindaco di Follonica Matteo Buoncristiani e i parlamentare di FdI Fabrizio Rossi e Marco Simiani del Pd.
«Ci siamo riconvocati tra un mese proprio perché il presidio attraverso il governo continui e non si perda nemmeno una soluzione che consenta di vedere ripartire la produzione», conclude l’assessore Marras che ringrazia il ministero per l’attenzione continua sulla vicenda, seguita tra l’altro sin da subito dall’unita di crisi della Regione.

«Nell’arco delle successive 48 ore al prossimo incontro programmato al Mimit – precisa il consigliere Fabiani – la Regione Toscana convocherà il tavolo regionale per la proroga del contratto di solidarietà a garanzia dei lavoratori e sulla base degli affidamenti emersi oggi».

Simiani: «Fumata grigia al Ministero del Made in Italy»

«Ancora fumata grigia al Ministero del Made in Italy sulla vertenza Venator. Serve una soluzione rapida ed efficace per i 200 lavoratori e le loro famiglie ancora bloccati nell’incertezza. I contratti di solidarietà vanno confermati almeno fino al 2026 mentre serve un piano industriale serio, anche valutando nuovi soci visto la disponibilità avanzata dalla società di cedere lo stabilimento di Scarlino per rilanciare un sito produttivo fondamentale per la provincia di Grosseto»: è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani intervenendo oggi, lunedì 12 maggio, alla riunione presso il Dicastero delle Imprese e del Made in Italy.

Cisl: «Altri 7 mesi di ammortizzatori sociali»

Si lavorerà per prolungare gli ammortizzatori sociali fino al 31 gennaio 2026 e trovare un acquirente per la Venator di Scarlino: in sintesi è quanto è emerso oggi all’incontro che si è svolto tra le parti sociali, la proprietà di Venator Italy, i rappresentanti di Venator Corporate, della Regione Toscana, i sindaci del territorio e l’amministrazione provinciale al Ministero delle Imprese del Made in Italy.

 «Un incontro interlocutorio proficuo, come ci auguravamo – commenta Simone Gobbi, segretario generale di Cisl Grosseto – perché la presenza della proprietà inglese della multinazionale ci ha permesso di avere rassicurazioni sui passi da fare nell’immediato futuro per garantire delle prospettive reali sulle possibilità occupazionali e produttive del sito di Scarlino e dettare un’agenda con tempi certi».

È stato fissato, infatti, per il 12 giugno prossimo un nuovo incontro che servirà a valutare la reale fattibilità delle ipotesi vagliate oggi. 

Tre azioni per una soluzione

Di fronte a una situazione di crisi, anche del mercato internazionale, che non permette la ripresa della produzione, sono state individuate, infatti, una serie di azioni che dovrebbero essere funzionali a guadagnare tempo. «Sono tre le azioni che saranno valutate nelle prossime settimane per dare certezze ai lavoratori – prosegue Gobbi – Per garantire alla Venator Italy la liquidità necessaria a prolungare il contratto di solidarietà, la multinazionale valuterà la possibilità di acquisire i diritti di alcuni prodotti; allo stesso tempo lavoreranno per ridurre il tempo il differimento dei pagamenti all’interno delle aziende della multinazionale e si valuterà la possibilità di incrementare le quote di Co2 aumentando le attuali, che al momento si attestano sulle 30mila».

Con queste operazioni, quindi, la Venator Italy dovrebbe disporre della liquidità necessaria per proseguire con il contratto di solidarietà che, al momento, interessa 203 lavoratori.

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