MONTEMERANO. Alle stelle, è abituata da un po’. Sul grembiule ne ha cucite due, tanti sono i Macaron che ornano il suo locale, il ristorante Da Caino a Montemerano. Ma ora Valeria Piccini è pronta a veder aprire il sipario sulla sua arte, grazie al docufilm che la vede protagonista. Insieme ad altre cinque stelle della cucina e che sarà presentato al prossimo Festival del cinema di Venezia.
Piccini infatti è tra le protagoniste di “The Fifth Season” diretto da Giuseppe Carrieri e prodotto da Paola Valeria Jovinelli. Il 2 settembre, il docufilm sarà proiettato al Festival del cinema di Venezia.
Cinque chef sul grande schermo
Isabella Ragonese, voce narrante del docufilm racconta le regine della cucina italiana: cinque donne che hanno innovato, che hanno creato, che hanno saputo affermare la loro arte tra i fornelli.

Sono: Caterina Ceraudo, una stella Michelin al ristorante Dattilo di Strongoli, Martina Caruso, una stella Michelin al Signum di Salina, Valeria Piccini, due stelle Michelin Da Caino a Montemerano, Antonia Klugmann, una stella Michelin a L’Argine a Vencò.
Valeria, ambasciatrice della Toscana, racconterà come nascono i suoi piatti. Quelli che incantano i palati di chi si ferma da Caino certamente non per pranza o cenare, ma per compiere un viaggio nel gusto che ha pochi pari.
Cinque innovatrici sul set
Le riprese del docufilm di Carrieri sono cominciate l’anno scorso. E attraverso la voce di Isabella Ragonese, sul grande schermo verrà raccontata la storia, il lavoro e il legame con il contesto entro il quale esso si è sviluppato.
Tutte molto diverse tra di loro, vengono comunque considerate delle innovatrici, delle voci potenti nel panorama gastronomico italiano. «Ho voluto fortemente contribuire al racconto di un vasto universo femminile, di cui non si è mai saputo o potuto parlare a sufficienza – ha detto Paola Valeria Jovinelli, produttrice del film – Le riprese sono state un viaggio intimo e coinvolgente, attraverso paesaggi, stagioni e stati d’animo. Entrare nelle loro vite è stato un privilegio raro».




