FOLLONICA. É cominciata alle 14 la seduta del consiglio, e già si percepiva un po’ di agitazione. Ma è stato solo con l’intervento del consigliere del Pd Andrea Pecorini che se ne è palesato il motivo.
La richiesta di rinvio dei punti all’Odg
Pecorini, prendendo la parola dopo la discussione di alcuni altri punti in programma, ha chiesto al presidente del consiglio di interrompere l’assise per permettere ai capi gruppo di entrambi gli schieramenti, di potersi riunire e verificare l’opportunità politica di saltare la discussione sulle delibere previste dal punto 9 al punto 12 dell’ordine del giorno, delibere che riguardavano gli spostamenti di bilancio. La richiesta è stata accettata e la seduta sospesa per permettere un incontro in separata sede.
Al rientro in sala del consiglio i lavori sono ripresi, ma senza la formale comunicazione della decisione appena presa; è stato solo con l’arrivo al punto 9 e la volontà di proseguire con la sua discussione, che è apparso chiaro ai presenti che il presidente del consiglio aveva deciso di andare avanti ignorando la richiesta del rinvio.
Cosa non ha convinto la minoranza
Tutti i consiglieri della minoranza ( Gruppo Misto, Pd, Follonica a Sinistra e Andrea Pecorino sindaco) hanno deciso di abbandonare l’aula non senza far mancare le loro argomentazioni che di fatto, hanno reso noto il motivo della loro richiesta. Secondo loro, infatti, non c’era stata una completa e conforme discussione dell’argomento all’interno della commissione consiliare, dato che uno dei componenti (Stefano Boscaglia, consigliere di maggioranza) uscendo dalla seduta aveva fatto mancare il numero legale. Di conseguenza la discussione propedeutica alla futura votazione in consiglio non si era di fatto compiuta.
Ma per la minoranza il problema nato sulla questione ha anche altri risvolti, oltre il rispetto del punto 8 del regolamento. Secondo loro, infatti, la Commissione fu convocata con troppa fretta e pochissimo preavviso tanto da lasciare dubbi in merito alla tempistica della sua reale stesura. Anche la definizione di “perentori” data dalla dirigente alle “variazioni di bilancio”, non convince i consiglieri. Nonostante questo l’ultima parola del sindaco non ha lasciato dubbi: si poteva procedere anche per i punti 9, 10, 11 e 12 dell’Odg.
A quel punto la minoranza ha abbandonato i banchi della sala del consiglio.

Buoncristiani: «Stella ha urlato fascisti! Pretendiamo le scuse»
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco, Matteo Buoncristiani.
«Urlando “fascisti” uscendo dalla sala consiliare il consigliere Francesca Stella, accompagnata dal resto della minoranza, lascia il consiglio comunale di Follonica contestando motivi tecnici legati a una delibera, in cui non entro nel merito perché in ballo ci sono valori ben più alti. Proprio lei, Francesca Stella, che negli scorsi giorni si era dimostrata tanto sensibile al linguaggio a suo giudizio troppo crudo usato dal presidente dell’assise e dai consiglieri nel corso del consiglio e delle commissioni consiliari, addirittura affrontando il tema in televisione. Come cambiano le cose in pochi secondi!»
«Cambiano alla stessa velocità anche sull’opinione che la minoranza ha sui dipendenti comunali, che – quando c’è da riempirsi la bocca di belle parole e fare bella figura – sono estremamente professionali e – quando invece danno pareri tecnici che non piacciono all’opposizione – allora sono da condannare e addirittura aggredire verbalmente, come successo nel consiglio comunale sempre per voce di Stella e dei colleghi dell’opposizione, nei confronti di due dirigenti comunali. Sono davvero dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto e come sindaco di tutti e di tutta la città chiedo scusa soprattutto ai follonichesi per questo tristissimo episodio che si è verificato oggi nella sede istituzionale più alta e rappresentativa. Spero che seguano al più presto le scuse ufficiali da chi quelle parole le ha pronunciate».



