FOLLONICA. Non c’è persona, a Follonica, che non conoscesse Giacomo Cordovani, lo chef che si era conquistato il soprannome di “Colonnello”. E non c’è persona che dalla mattina di martedì 7 febbraio non abbia voluto lasciare un ricordo di quell’uomo che aveva le mani d’oro quando entrava in cucina. Giacomo Cordovani è stato trovato morto nella sua abitazione, ucciso da un malore a 55 anni.
È stato il padre Valerio a trovarlo per terra, esanime. Non aveva risposto alle sue telefonate e questa mattina, ha deciso di andare a controllare. Giacomo se n’era andato, nel silenzio della sua casa, facendo calare sulla città del golfo un velo di incredulità e dolore che nessuno si aspettava.
La passione per la cucina e per il calcio
Figlio di Valerio Cordovani, ex esponente politico del Partito Socialista Italiano, Giacomo era nato e cresciuto nella città del golfo dove la sua famiglia è proprietaria dell’albergo Eden. Alla gestione dell’hotel, ma soprattutto al lavoro nella cucina dell’albergo, Cordovani aveva dedicato la sua vita. Prima di entrare in cucina, però, era riuscito a entrare a lavorare in banca. Ma l’ufficio gli stava stretto ed era tornato alla sua prima vera passione, quella per la cucina.
Negli anni, ha lavorato in diversi ristoranti e in diverse pizzerie nella città del golfo.
Da ragazzo era un bravissimo e forte calciatore e la passione per il pallone e per la Fiorentina lo ha accompagnato per tutta la vita.

Era sempre a scherzare, tanto che si era dato da solo il soprannome “Il Colonnello”, per prendersi in giro da solo.
Un periodo della sua vita lo aveva passato all’estero, ai Caraibi, a Santo Domingo, dove aveva messo su famiglia. Lascia quattro figli.
La salma di Giacomo è stata portata all’obitorio dell’ospedale a disposizione della procura.