PORTO SANTO STEFANO. Mentre il promontorio si prepara a vivere un’altra estate da protagonista tra turismo, eventi e serate affollate, torna un incubo che i cittadini non hanno mai davvero dimenticato: i blackout elettrici. Tutti ricordano cosa accadde ad agosto 2024, soprattutto il 13, 14 e 15 del mese quando, l’intero Argentario rimase al buio per ore, con danni ingenti per le famiglie, le attività commerciali, le strutture ricettive e i servizi essenziali.
A distanza di un anno, la domanda resta: quei problemi sono stati risolti? La risposta, purtroppo, è ancora no. Lo dimostrano i blackout degli ultimi giorni, l’ultimo nella serata del 26 giugno.
Blackout a macchia d’olio, paura e rabbia nei quartieri
Negli ultimi giorni si sono infatti verificati nuovi blackout a macchia d’olio, che hanno colpito sia Porto Ercole che Porto Santo Stefano. Interi quartieri sono rimasti senza corrente per diverse ore, con disagi che si sono aggiunti a un clima già carico di tensione e preoccupazione.
La paura che si possano vivere di nuovo le giornate drammatiche dell’estate scorsa è concreta. «I danni che abbiamo subito nel 2024 sono ancora vivi nella memoria di tutti – racconta un commerciante – Frigoriferi spenti, pos fuori servizio, turisti arrabbiati e nessuna certezza su quando sarebbe tornata la luce».
Il sindaco Cerulli: «Ci stiamo lavorando, ma il problema non è risolto»
A fronte delle nuove criticità, è intervenuto il sindaco Arturo Cerulli, che ha scelto di affrontare la situazione rispondendo agli abitanti attraverso i suoi canali social. «Purtroppo i problemi non sono risolti, ci stiamo lavorando. In questi giorni siamo in contatto costante con i tecnici e con Enel per monitorare l’andamento della rete elettrica e sollecitare interventi immediati – rispondeva su Facebook – Capisco bene la frustrazione di tanti cittadini e operatori, ma l’amministrazione è pienamente attiva».
Parole che provano a rassicurare, ma che confermano quanto già evidente: la rete elettrica locale è ancora debole e insufficiente a reggere la pressione della stagione turistica.
Lavori in corso, ma l’emergenza resta
Il Comune conferma che sono stati avviati alcuni interventi e che l’obiettivo è arrivare a una maggiore stabilità già nelle prossime settimane. Tuttavia, al momento, non esiste alcuna garanzia che simili blackout non si ripetano.
Nel frattempo, cittadini e attività commerciali restano in allerta. «Basta poco per mandare in tilt tutto – spiega una residente – E non possiamo passare un’altra estate con la paura di restare al buio ogni giorno».
L’Argentario è un gioiello del turismo toscano e si trova quindi ancora una volta sospeso tra la bellezza delle sue coste e i limiti delle sue infrastrutture. Il blackout non è solo un disagio tecnico: è una questione di vivibilità e futuro. E per non avere un’estate come quella del 2024 serve un’accelerazione concreta.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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