Trova una siringa nel cortile, l'appello: «Servono più controlli» | MaremmaOggi Skip to content

Trova una siringa nel cortile, l’appello: «Servono più controlli»

La siringa insanguinata è stata lanciata nel cortile dell’abitazione dove spesso gioca il figlio piccolo: «Un pericolo per i più piccoli, servono più controlli»
Luca Abate, il padre che ha trovato una siringa insanguinata nel cortile della propria abitazione
Luca Abate, il padre che ha trovato una siringa insanguinata nel cortile della propria abitazione

PIOMBINO. Ha trovato una siringa insanguinata nel cortile della sua abitazione, nella zona di piazza Costituzione, e ha deciso di lanciare un appello. Protagonista è il padre di un bambino di cinque anni, Luca Abate, che nel cortile, davanti all’ingresso del portone, ha trovato i resti di una siringa ancora insanguinata.

Sconvolto, la prima cosa che gli viene in mente, dopo averla rimossa, è scrivere un post sui social, per avvertire e sensibilizzare le persone sul problema della droga.

La siringa lanciata nel cortile

È Luca Abate a raccontare cos’è accaduto: «Sabato mattina sono uscito di casa e di fronte al portone mi sono ritrovato una siringa con delle evidenti chiazze di sangue – dice –  Ho subito pensato a mio figlio, un bambino di soli cinque anni, che se fosse uscito prima di me, avrebbe potuto toccarla e giocarci inconsapevole di ciò che stesse stringendo tra le piccole manine. I bambini sono per natura curiosi, per cui è andata molto bene, ma sono ancora spaventato perché purtroppo l‘ago sulla siringa non è presente».

L’ago che non c’è

Quando Luca ha tolto la siringa si è però accorto dell’ago mancante.

«Spero che come fanno quasi tutti i tossicodipendenti – continua Luca – lo abbiano spezzato da qualche parte prima di gettare la siringa al di là del cancello, ma la certezza non ce l’ho.  Ho anche controllato le telecamere che puntano sul cortile, l’uomo o la donna che sia non è entrato all’interno. La siringa è stata lanciata da fuori questa notte». 

L’appello è quello di garantire ai cittadini una maggiore sicurezza intervenendo sul problema della tossicodipendenza e aumentare i controlli.

«Il mio appello è davvero quello di aumentare la sicurezza– dice – perché di siringhe in giro se ne trovano tante. Un pericolo soprattutto per i bambini che inconsapevolmente potrebbero toccarle o peggio ancora bucarsi. 

Il problema delle telecamere

Il lancio della siringa è stato ripreso dalle telecamere dell’abitazione, ma per legge queste non possono puntare anche sulla strada, per cui non è possibile sapere chi è stato l’artefice.

«Per legge non è possibile, inoltre, puntare le telecamere al di fuori delle proprie abitazioni, ma credo che in alcuni casi sarebbe necessario per la tutela della sicurezza – aggiunge – Un’immagine presa dalle videocamere delle abitazioni private potrebbe essere utile alle indagini ufficiali. Credo che potrebbe essere un modo per far sì che anche i cittadini possano collaborare nella risoluzione di alcuni casi che meritano maggiori approfondimenti».

«Sull’artefice del gesto, non posso solo che supporre, perché in zona i residenti sanno chi sono i tossicodipendenti che girano per le vie della città – dice ancora – In ogni caso, spero che un fatto del genere non si ripeta più, adesso continuerò la ricerca dell’ago, perché purtroppo non posso sapere se è ancora presente nel mio cortile o meno. Ma ho un bambino e tutto quello che posso fare per tutelare la sua incolumità lo farò».

Luca cerca di non abbattersi dal momento che si è accorto in tempo della presenza della siringa ma è preoccupato per la piega che sta prendendo il decoro urbano della nostra città.

«Cercando di vedere sempre il meglio da ogni situazione, spero davvero che questo fatto vergognoso capitato a me e che dimostra il completo tracollo della città in termini di decoro urbano e sicurezza, possa servire a smuovere qualcosa di concreto».

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