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Tree climber muore a 48 anni

Riccardo Ferrari era ricoverato al Misericordia: filosofo, poeta, innamorato della natura, aveva cominciato ad arrampicarsi per potare solo le parti necessarie
Riccardo Ferrari
Riccardo Ferrari

SCARLINO. Un post e una foto, l’immagine di Riccardo Ferarri, il tree climber più famoso della Maremma e forse dell’Italia intera, campeggiano sulla pagina Facebook della Sia, la Società italiana arboricoltori. Un post che dà una notizia tremenda: Ferrari è morto nella notte tra il 6 e il 7 febbraio all’ospedale Misericordia per una malattia. Lascia la moglie Fiora e due bambini.

Arrampicato sugli alberi per rispetto della natura

Grossetano, residente a Scarlino, filosofo, poeta, arboricoltore, aveva scritto un libro che si intitolava appunto “Chi pianta alberi vive due volte. Seminarli, farli crescere e vivere insieme a loro”. Ed è proprio sulla pagina della Sia che i soci, stringendosi nel dolore ai familiari di Ferrari, hanno voluto riportare un brano del libro. «Un proverbio cinese recita: “Per poter essere uomini si devono generare due figli e piantare tre alberi”. Ogni volta che pianto un albero mi chiedo se sono un po’ di più uomo o se almeno questo gesto mi ha fatto diventare un uomo migliore. Ogni giorno contemplo gli alberi intorno alla mia casa, guardo quelli che ho piantato e accolgo ogni loro piccolo successo con gioia, ogni loro frutto come un dono. Quest’anno ho piantato un albero per la nascita di mio figlio, un tiglio: spesso mi siedo e lo contemplo, immaginando il futuro, quando io e mio figlio staremo insieme sotto la sua grande ombra ed esso svetterà ben oltre la mia casa. A meno che insorga qualche problema inaspettato, vivrà ben più a lungo di me».

Riccardo era conosciutissimo: perito agrario, aveva fondato una società che si chiama “Treeboy”, come lui stesso amava definirsi, “Il ragazzo degli alberi”. Arboricoltore, di mestiere il quarantottenne potava alberi e piante. Aveva scelto la strada del tree climbing proprio per rispettare la natura, per far crescere bene gli alberi, per non rischiare di recidere le parti sane. Rispetto e amore, studio e tecnica: Ferrari ha lavorato in mezzo mondo ed è stato consulente anche del Comune di Grosseto e di molti altri enti che da lui hanno imparato insegnamenti preziosi.

 

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