GROSSETO. «Le ragioni del crollo del solaio di copertura del Centro anziani di via de’ Barberi a Grosseto sono da ricercarsi nell’intervento di “consolidamento” effettuato a cavallo degli anni 2000 e 2001 con la realizzazione della soletta estradossale sul solaio di copertura esistente». Lo scrive nero su bianco l’ingegner Angelo Lupo, il consulente incaricato dal sostituto procuratore Salvatore Ferraro per accertare le responsabilità del crollo del centro anziani Ciabatti, avvenuto tra il 14 e il 15 giugno 2021.
Escluse le responsabilità degli indagati
Sarà il pm a dirlo, ma le conclusioni alle quali è arrivato il consulente della Procura escluderebbero le responsabilità dei quattro indagati. Dopo il crollo del tetto, furono iscritti nel registro degli indagati i nomi del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna (difeso dall’avvocato Roberto Baccheschi), l’assessore Riccardo Megale, difeso dall’avvocato Luciano Giorgi, il dirigente del Settore entrate, patrimonio e servizi al cittadino e alle imprese Nazario Festeggiato (difeso dall’avvocato Carlo Valle e l’ingegner Alessandro Villani, (assistito dall’avvocato Paolo Martellucci) del reparto tecnico del Comune di Grosseto. Un atto dovuto, quello della Procura: i quattro sono accusati di crollo colposo.

La notte tra il 14 e il 15 giugno una parte del tetto del centro anziani di via de Barberi era venuto giù, proprio in corrispondenza della zona del bar. Sarebbero stati alcuni travetti di copertura nella parte più vecchia dello stabile comunale a uso del centro anziani a crollare abbattendosi su sedie, arredi, pensili, bancone e frigo, macchine del caffè. Era stato il responsabile del centro anziani, qualche giorno dopo, a trovarsi davanti agli occhi quello scenario apocalittico.
Nessuno poteva accorgersi che i lavori fatti venti anni prima, avrebbero potuto causare un simile disastro. «Nel locale in cui è avvenuto il crollo – scrive il consulente della Procura – era presente un controsoffitto in cartongesso che impediva la visione dell’intradosso della falda di copertura». «Per questo – prosegue Lupo – sarebbe stato assai arduo se non addirittura impossibile accorgersi del dissesto a meno di decidere di rimuovere il controsoffitto senza apparenti motivi se non quello di una verifica della struttura: circostanza evidentemente assai improbabile».
«La manutenzione non c’entra»
È soprattutto la risposta all’ultimo quesito posto dal pm Salvatore Ferraro all’ingegner Lupo che chiarisce quanto successo lo coro giugno al centro anziani. Il magistrato ha infatti chiesto «a quali degli indagati o ad altri soggetti da individuare siano attribuibili i profili di colpa eventualmente accertati».
Per il consulente la causa del crollo va ricercata «nell’errata scelta di consolidare il solaio di copertura, in occasione della ristrutturazione dell’edificio nell’anno 2000-2001, mediante la realizzazione di una soletta estradossale che, invece di fornire all’orizzontamento un maggior grado di sicurezza non collaborante incompatibile con le caratteristiche tecnico – costruttive del solaio stesso».

L’intervento di consolidamento e ampliamento era abbastanza recente, tanto che «non faceva presumere – scrive l’ingegner Lupo – una crisi strutturale quale quella che si è verificata e non metteva l’immobile comunale tra quelli con maggiore priorità manutentiva».
A questo deve aggiungersi la presenza del controsoffitto che ha impedito una verifica costante e diretta delle condizioni del solaio da parte dell’Auser, che aveva il centro anziani in gestione. «È opportuno ribadire – conclude il perito della Procura – che la causa del crollo non può essere imputata ad una insufficiente attività manutentiva dell’immobile, ma piuttosto ad una errata progettazione e conseguente esecuzione dell’intervento di consolidamento della copertura esistente risalente agli anni 2000-2001».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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