Tatti, borgo dimenticato. Anche dal telefono | MaremmaOggi Skip to content

Tatti, borgo dimenticato. Anche dal telefono

230 abitanti, niente farmacia, le Poste tre ore a settimana. Una sola corsa di autobus. E i cellulari non vanno. L’allarme dei residenti
Una veduta di Tatti
Lo splendido borgo di Tatti

TATTI. Tatti è un borgo meraviglioso delle Colline Metallifere. Un’oasi di pace e tranquillità. Come dicono gli abitanti “Tanta clorofilla, molto silenzio, tanta pace”. Fu dominio dei vescovi lucchesi poi, come tante altre realtà in questa zona, passò sotto agli Aldobrandeschi. Le antiche mura circondano il borgo, in alto resta parte della rocca.

Tatti è una cartolina. Ma, a volte, la pace è anche troppa. Perché a Tatti, tolte poche zone, i cellulari non vanno. E il telefono fisso salta di continuo, basta un po’ di vento o un fulmine e la centralina va in tilt. E i residenti, che non sono tantissimi, circa 230-240 e la maggior parte anziani, non ne possono più.

Un paese senza servizi, o quasi

«Siamo in totale circa 230/240 persone – dice Plinio Cillerai, uno degli abitanti che tenacemente rimane in paese, pur lavorando come ragioniere a Grosseto – età media 65-70 anni e quasi tutti pensionati, qualcuno va a lavorare lungo la costa del Tirreno. Niente medico, una volta la settimana per tre ore l’ufficio postale, niente farmacia, un piccolo negozio di alimentari, una corsa di autobus al giorno. Non è facile vivere qui, ma noi amiamo Tatti».

«Siamo dimenticati da tutti o quasi. Unico contatto con il mondo il telefono fisso (quando funziona), i cellulari nella zona non hanno e non ricevono segnale. Il telefono. come detto, quando funziona perché ad ogni soffio di vento non funziona più. Ad ogni tuono e fulmine salta. A questo punto facciamo la segnalazione al 187 e poi siamo nelle mani di Dio».

«Prima che riparta si deve aspettare a volte una settimana, a volte dieci giorni, a volte venti giorni un mese. Ma le “bollette“ arrivano sempre e sempre puntuali e sempre puntualmente vengono pagate».

Ci sono paesi, in Maremma, che hanno trasformato la pace e la distanza dal caos della città in un punto di forza. Ma si sono dotati di infrastrutture digitali di ultima generazione, tanto da diventare patria dello smart working. Santa Fiora è un esempio.

Tatti no, rimane nel suo splendido isolamento e, giorno dopo giorno, rischia di morire. Perché i più giovani scappano e i più vecchi, piano piano, se ne vanno.

«Siamo nel  2022 con un Governo nuovo e con uno o due ministeri che dovrebbero rendere più facile la vita con una digitalizzazione estesa a tutto e a tutti. Basterebbero pochi, ma veramente pochi, euro per sostituire la centralina che “comanda” tutti questi disservizi ed un po’ di buona volontà per migliorarci la vita. Vi preghiamo di volerlo fare al più presto la nostra età media è elevata».

 

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