Secessione di Talamone, Casamenti: «Firme senza valore giuridico» | MaremmaOggi Skip to content

Secessione di Talamone, Casamenti: «Firme senza valore giuridico»

Il sindaco di Orbetello Andrea Casamenti replica alla petizione sul distacco di Talamone: «Firme non valide e senza effetti». Confermati interventi e investimenti sulla frazione. Bisconti: «La perla del Tirreno abbandonata dall’amministrazione»
Talamone e il suo porto in una splendida immagine di Andrea Sapienza
Talamone e il suo porto in una splendida immagine di Andrea Sapienza

TALAMONE. Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, alla petizione che ha raccolto circa 400 firme a favore della secessione di Talamone verso Magliano in Toscana.

Un’iniziativa rilanciata dopo il nostro articolo sul tema, con cui i promotori tornano a chiedere il distacco della frazione dal Comune lagunare. Una curiosità: Talamone è praticamente equidistante, in linea d’aria dai due centri, meno di 15 km sia da Orbetello che da Magliano.

Casamenti non pare preoccuparsi troppo delle firme: «Prendiamo atto, firme non valide»

«Un’iniziativa che si ripete da tempo»

«Ormai ogni cinque anni circa – spiega il primo cittadino – il signor Cagnacci promuove una raccolta di firme su questo tema. Personalmente ricordiamo almeno tre iniziative simili nel corso degli anni. Anche questa volta sono state raccolte circa 400 firme, delle quali quasi i due terzi appartengono a cittadini provenienti da varie parti d’Italia, non residenti a Talamone».

«Firme senza valore giuridico»

Casamenti precisa che le sottoscrizioni non possono produrre alcun effetto istituzionale:

«È bene chiarire che tali firme non hanno alcun valore giuridico ai fini di una procedura amministrativa di questo tipo, poiché mancano delle condizioni minime di validità: data, copia del documento d’identità e relativi dati identificativi. Prendiamo quindi semplicemente atto dell’iniziativa e riteniamo la questione chiusa, continuando a lavorare con impegno per il bene della frazione».

E ribadisce: «Il Comune di Orbetello è chiaramente contrario a eventuali passaggi di territori o frazioni da un Comune all’altro. Non esistono motivazioni concrete né condizioni giuridiche che giustifichino un’ipotesi del genere».

«Investimenti e impegno per Talamone»

Il sindaco rivendica gli interventi realizzati e quelli in programma: «La nostra Amministrazione comunale, in passato come oggi, ha investito molto nella frazione di Talamone e continuerà a farlo con convinzione. Gli interventi di riqualificazione, le opere pubbliche e le iniziative di valorizzazione proseguiranno per rendere Talamone sempre più vivibile e attrattiva. Prendiamo tutto questo, comunque, come uno stimolo a fare ancora meglio, confermando l’impegno dell’Amministrazione nel dare risposte concrete ai cittadini e nel promuovere lo sviluppo armonico del territorio».

Bisconti: «La perla del Tirreno abbandonata da Casamenti»

Non bastano le rassicurazioni di Casamenti ad abbassare i toni della polemica. A stretto giro di posta, interviene anche Valentino Bisconti, capogruppo d’opposizione nella cittadina lagunare.  «Il borgo di Talamone, porta del Parco della Maremma e autentica perla del Tirreno, vive oggi una situazione inaccettabile: servizi per i residenti e per i turisti progressivamente ridotti all’osso, infrastrutture scadenti, assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria, e una visione turistica che sembra mancare del tutto – dice – Tutti segnali di un abbandono sistematico, che ha trovato sintesi drammatica nella petizione a firma dei cittadini che chiedono di staccarsi dal comune di Orbetello e di essere aggregati al comune di Magliano in Toscana».

Secondo il capogruppo di Alternativa Orbetello, questa petizione è la conseguenza diretta di una amministrazione di destra, guidata da Andrea Casamenti, che negli anni ha fatto ben poco per valorizzare Talamone e garantire condizioni dignitose per chi vive e lavora sul territori.

«Tutto questo dimostra inequivocabilmente che non si tratta di problemi temporanei o incidentali, ma di una scelta politica e amministrativa che ha penalizzato fortemente Talamone e la sua comunità – dice – chiediamo con forza un cambio di rotta immediato. Un piano straordinario di manutenzione per il borgo e per le infrastrutture turistiche. Un programma di sviluppo turistico integrato con il Parco della Maremma, che valorizzi natura, storia e ambiente di Talamone e maggiore vicinanza e ascolto da parte dell’amministrazione comunale verso i cittadini, le attività locali e i residenti che ogni giorno vivono le difficoltà quotidiane».

La secessione di Talamone, una storia che torna

 

Anno Cosa è successo
Anni ’90 Le prime richieste informali di distacco da Orbetello
2008 Raccolta firme per passare a Magliano (circa 500 adesioni)
2017 Nuova petizione: oltre la metà firme da non residenti
2025 Torna la richiesta con circa 400 firme, lanciate anche tramite social
2025 Il Comune replica: «Firme nulle, nessun percorso attivabile»

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