Taglio dei pini in via Mascagni: «Ordinanza legittima» | MaremmaOggi Skip to content

Taglio dei pini in via Mascagni: «Ordinanza legittima»

Il sindaco era stato indagato per maltrattamento di animali: i 52 alberi erano stati abbattuti perché le radici avevano divelto il manto stradale
Via Mascagni oggi

GROSSETO. Ci sono voluti quasi due anni ma alla fine il giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci ha archiviato, su richiesta della sostituta procuratrice Anna Pensabene, la denuncia presentata dall’associazione Grosseto al centro contro l’amministrazione comunale, che nel marzo del 2020 decise di tagliare i pini in via Mascagni, sostituendo le essenze: un taglio che fu dettato dal problema della sicurezza.

Le radici degli alberi infatti, creavano dissesti del manto stradale che più di una volta sono stati causa di incidenti, alcuni anche mortali.

Assistito dall’avvocato Roberto Baccheschi, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna era stato indagato: gli ambientalisti di Grosseto al centro lo avevano diffidato dal taglio dei 52 pini.

Prosciolto il sindaco

L’attività di indagine della Procura di Grosseto è iniziata a seguito della segnalazione dell’associazione “Grosseto al Centro”, con cui si diffidava il Comune di Grosseto dal dare inizio ai lavori di taglio di piante, i 52 pini sul viale Mascagni, sul presupposto che tali attività avrebbero comportato il danneggiamento di nidi e uova di avifauna protetta. Maltrattamento di animali, il reato contestato.

Dal maggio 2019 venivano sospese le attività di cantiere per poi riprendere a seguito dell’ordinanza contingibile e urgente emessa dal sindaco il 6 marzo 2020.

Il pm aveva chiesto l’archiviazione ma il giudice dispose, nel novembre di due anni fa, l’iscrizione del nome del sindaco nel registro degli indagati, rinviando gli atti al pm per ulteriori indagini.

L'avvocato Roberto Baccheschi
L’avvocato Roberto Baccheschi

Il 30 dicembre, la sostituta procuratrice chiese di nuovo l’archiviazione, alla quale si oppose ancora una volta l’associazione Grosseto al centro che aveva presentato anche un ricorso al Tar per chiedere la sospensiva dell’ordinanza del taglio degli alberi. Sospensiva che è stata respinta dai giudici fiorentini.

L’ipotesi di maltrattamento era stata applicata in questo caso alla distruzione delle eventuali uova che si potevano trovare nei nidi. «Uova – aveva scritto l’avvocato Roberto Baccheschi nella memoria presentata al giudice – che in quanto cellule non ancora fecondate, di conseguenza non sono assimilabili all’animale».

L’amministrazione aveva incaricato anche l’ornitologa Barbara Cusano di verificare se si fossero davvero distrutte le uova degli uccelli che nidificavano sui pini. Circostanza questa, che non è stata confermata dalla perizia dell’esperta.

Ora il tribunale ha scritto la parola fine alla vicenda giudiziaria che vedeva protagonista il sindaco.

 

 

 

 

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