Sventa la truffa telefonica. Anche se il numero sembra davvero dei carabinieri | MaremmaOggi Skip to content

Sventa la truffa telefonica. Anche se il numero sembra davvero dei carabinieri

Falso operatore bancario e finto carabiniere: il racconto di come una donna ha evitato l’ennesimo raggiro online, nonostante minacce e numeri “ufficiali”
La caserma dei carabinieri di Piombino e il falso numero dal quale la donna è stata chiamata
La caserma dei carabinieri di Piombino e il falso numero dal quale la donna è stata chiamata

PIOMBINO. Una donna residente a Piombino, riceve una chiamata da un numero strano, risponde, volevano truffarla ma riesce a capire che qualcosa non tornava, controlla tramite Google e scopre che è uno spam.

Sta al telefono con il finto operatore e la minacciano di denunciarla tramite i carabinieri, ma alla fine era una truffa e anche ben organizzata.

Perché la chiamano da un numero che su alcune pagine web risulta proprio dei carabinieri, anche se non lo hanno mai avuto

La chiamata

La donna stava rientrando dal posto di lavoro quando ha ricevuto la chiamata, insieme a lei un collega  che l’ha aiutata nella verifica del numero insolito.

Il numero, 04611560557, già di per sé sospetto è stato verificato dal collega, che ha il telefono aggiornato con intelligenza artificiale e che rimanda all’assistenza di Inbank. Ma se il numero lo si scrive su Google alla terza ricerca compare come spam.

«Rispondo e dall’altro capo del telefono l’uomo mi dice di essere un operatore di Inbank – racconta la donna – e mi dice che sul mio conto corrente era arrivata una richiesta di addebito di 1600 euro da parte di un conto svizzero, segnalato dai carabinieri, come appartenente a un truffatore. Quindi, la banca voleva accertarsi che non fosse lei. Ovviamente nego».

Si procede dunque con l’annullamento dell’operazione

«Dobbiamo subito annullare l’operazione, dice l’operatore al telefono, ma per farlo aveva bisogno di un OTP che le avrebbe inviato».

La donna, insospettendosi ulteriormente nega l’autorizzazione a procedere. L’uomo continua insistendo sul fatto che la carta fosse a rischio, e che i dati ormai fossero corrotti. La vittima, ormai alteratasi dalle continue insistenze dice che chiamerà la banca per ulteriori informazioni più dettagliate.

«Guardi è inutile che chiami la banca, perché la banca sono io. Io rappresento Inbank – risponde l’operatore – . So i dati della sua carta, lei è la signora xxxx , il CVC è yyyy, quindi, io vedo già tutti i suoi dati ed è inutile che non me li voglia dare. Adesso le arriverà un OTP».

L’OTP arriva da Inbank, proprio dove alla signora arrivano tutti gli altri messaggi dalla carta. Leggendo approfonditamente la signora risponde all’operatore:

«Guardi che qui c’è scritto che dalla mia carta al conto svizzero sarebbero dovuti partire 1600 euro e non dalla carta svizzera al mio conto».

A questo punto l’operatore, non sapendo più a cosa attaccarsi per convincere la donna, la minaccia di farla chiamare dai carabinieri, perché dice «Dietro c’era una grossa truffa».

La chiamata fasulla dai carabinieri

Il tempo di riattaccare e alla donna suona il telefono da uno 0586/579800, prefisso di Livorno, e la donna procede con un ulteriore controllo. Va sia sui siti delle pagine bianche che delle pagine gialle, sia su Virgilio e il numero, in effetti, pare essere quello della caserma dei carabinieri di Livorno.

Un (finto) maresciallo, la chiama e le dice che dietro c’è una truffa di un truffatore seriale svizzero che clona le carte e preleva importi tramite i dati di internet. Nel frattempo la signora, blocca la carta istantaneamente, solo che in quel momento la donna era davvero convinta di parlare con un carabiniere vero. Tuttavia, a lei non tornava quello che le stesse dicendo.

«Inbank è stata contattata da noi – dice il finto carabiniere – che a sua volta l’ha contattata perché potrebbe essere denunciata lei stessa  perché in caso di truffe deve ascoltare e fare quello che le dice l’operatore». 

La donna, dopo venti minuti al telefono, tra operatore fasullo e falso maresciallo, perde definitivamente la pazienza e dice che andrà dai suoi carabinieri.

« No! Non ci vada! – urla al telefono il maresciallo – Io sono un carabiniere».

La denuncia alla caserma di Piombino

Lei non ne può più, riattacca e va in caserma. Spiega la situazione e anche i carabinieri stessi ne rimangono sbigottiti, perché mettendo il numero su internet appare in molti risultati “Caserma dei carabinieri di Livorno”. 

Uno dei risultati su Google con il numero
Uno dei risultati su Google con il numero

I carabinieri di Piombino chiamano immediatamente la caserma di Livorno che però sostiene che mai quel numero è a loro appartenuto nonostante compaia come proprio. 

Alla fine la donna è stata costretta a bloccare la carta, fare la denuncia, e mandare i documenti a Inbank.

Tutto al momento rimane sulla rete, se si scrive su Google il secondo numero che l’ha chiamata continua a comparire come appartenente alla caserma di Livorno.  

I veri numeri dei carabinieri a Livorno

Questi i veri numeri dei carabinieri a Livorno.

  • Comando provinciale, viale Fabbricotti 1, 0586 551
  • Compagnia di Livorno, viale Fabbricotti 1, 0586 551
  • Stazione Livorno centro, viale Fabbricotti 1, 0586 556036
  • Stazione Livorno porto, via della Pieve 8, 0686 808002
  • Stazione Ardenza, via Franchini 11, 0586 501119
  • Stazione Montenero, via del Castellaccio 175, 0586 579023
  • Nucleo antisofisticazioni, via Pieroni 26, 0586 888555
  • Carabinieri forestali, via Eugenia 1, 0586 891001

Per ulteriore controllo, cliccando QUI, la pagina della procura della Repubblica con tutti i numeri dei carabinieri della provincia di Livorno.

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