Rsa Villa degli Etruschi, scontro sui turni di lavoro: Usb denuncia. Cisl: «Tutto regolare» | MaremmaOggi Skip to content

Rsa Villa degli Etruschi, scontro sui turni di lavoro: Usb denuncia. Cisl: «Tutto regolare»

Usb parla di turni “massacranti”, il Comune chiede verifiche: la Cisl replica e sostiene la procedura votata in struttura
La rsa Costa degli Etruschi a Suvereto
La rsa Costa degli Etruschi a Suvereto

SUVERETO. Il caso della Rsa Villa degli Etruschi di Suvereto esplode dopo la denuncia dell’Usb, che accusa la direzione della struttura – gestita dal gruppo Colisée – di aver introdotto turni di lavoro da 12 ore, ritenuti «massacranti» e dannosi sia per gli operatori sia per gli ospiti della residenza.

Secondo il sindacato, la nuova turnazione avrebbe l’unico obiettivo di ridurre i costi evitando nuove assunzioni, scaricando però il peso organizzativo sul personale assistenziale.

Usb segnala rischi per la salute dei lavoratori, aumento degli infortuni, calo della qualità del servizio e casi di burnout già certificati. Inoltre denuncia che alle addette delle pulizie verrebbero assegnate ore extra senza richiesta né consenso, in violazione del D.Lgs. 66/2003.

Usb ha presentato un esposto all’Ispettorato del lavoro e all’Asl, chiedendo un intervento immediato. In assenza di passi indietro da parte dell’azienda, dal 1° gennaio il sindacato è pronto ad aprire lo stato di agitazione.

Comune e Società della Salute: «Serve un chiarimento rapido»

Dopo la denuncia, sono intervenute la sindaca di Suvereto, Jessica Pasquini, e la presidente della Società della salute, Sandra Scarpellini, con una nota congiunta.

Le due amministratrici riconoscono «la delicatezza del servizio» e dichiarano di condividere la richiesta di chiarimenti avanzata da Usb per verificare fatti, procedure adottate e cause delle criticità segnalate.

«Con spirito collaborativo – affermano – chiediamo un approfondimento puntuale, affinché siano rapidamente chiarite le condizioni di lavoro e siano ripristinate correttezza, serenità operativa e qualità dei servizi». L’auspicio dell’amministrazione è che una soluzione possa essere trovata in tempi brevi, nell’interesse dei lavoratori e degli ospiti della struttura.

Cisl: «Turno scelto dai lavoratori con un referendum»

La posizione dell’Usb viene però contestata dalla Cisl Fp, che  rivendica la piena regolarità della procedura che ha portato all’introduzione del turno.

Secondo la Cisl, infatti, la turnazione contestata sarebbe stata decisa tramite referendum interno, nel quale sarebbero stati messi ai voti tre modelli proposti alle lavoratrici della Rsa. A risultare vincitore – con circa il 60,53% dei consensi – sarebbe stato proprio il turno oggi criticato.

«Attaccare quel turno significa attaccare la democrazia» afferma il responsabile Cisl, Eros Burioni, sottolineando che al voto erano presenti le organizzazioni sindacali e che il datore di lavoro si sarebbe limitato ad applicare la scelta espressa dalla maggioranza.

La Cisl parla dunque di minoranza che «non accetta l’esito della votazione» e ribadisce la propria fiducia nel processo democratico svolto all’interno della struttura.

Una vicenda aperta

Il confronto resta quindi acceso: da un lato le accuse dell’Usb e la richiesta dell’amministrazione di fare luce sul caso; dall’altro la difesa della Cisl, che rivendica un percorso interno corretto e condiviso dalla maggioranza dei lavoratori.

Le verifiche richieste agli organi competenti saranno decisive per chiarire come sia stata introdotta la nuova turnazione e se le condizioni denunciate corrispondano al reale funzionamento della Rsa.

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