Gli studenti del Bianciardi progettano la casa dei sogni Skip to content

Gli studenti del Bianciardi progettano la casa dei sogni

Con “Dream House” i ragazzi hanno vinto 2 premi e ora presentano la loro idea anche a Grosseto
Dream House
Il progetto “Dream House” trasforma la casa in uno spazio accessibile, inclusivo e multisensoriale

GROSSETO. Gli studenti si sono messi al lavoro per gli altri e sono tornati a casa con un premio. Insieme all’Uici, all’iApd, TuttiaTeatro e le rIonmamme hanno svolto un percorso di alternanza scuola lavoro che il 18 maggio alle 16 si presenta a tutta la città nella sala Pegaso della provincia.

Dream House

Gli studenti del polo Bianciardi (la quinta a ad indirizzo architettura e ambiente) oltre ad aver vinto il premio dedicato dalla Camera di commercio a “Storie di Alternanza”, sono stati anche vincitori di un concorso svolto a Macerata per i progetti inclusivi sulla disabilità visiva.

Col progetto “Dream House“, i ragazzi hanno progettato architetture accessibili e innovative. Hanno infatti ideato dei percorsi multisensoriali, proponendo una favola da loro creata che possa raccontarsi con linguaggi diversi e inclusivi. Nel progetto dei ragazzi c’è spazio anche ai laboratori e ambienti condivisi.

A fare da tramite c’è l’arte: che abbattere tutti i tipi di barriere, prima su tutte quella culturale.

Dream House, la locandina dell'evento
Dream House, la locandina dell’evento

I giovani si sono confrontati anche con docenti universitari dell’università Niccolò Cusano per le sezioni del progetto che riguardano le neuroscienze per la costruzione delle stanze multisensoriali.

La presentazione del 18 maggio

In occasione della presentazione in sala Pegaso, i ragazzi chiederanno un luogo, un edificio da rivalutare, che possieda le caratteristiche necessarie per sviluppare e creare la Dreams House. Alla presentazione saranno presenti esponenti di vari enti come la Regione, la Provincia, il Comune, le cooperative sociali, la Camera di commercio, la banca Tema, il Lions club di Grosseto, la Fondazione cassa di risparmio di Firenze.

Il progetto è stato sostenuto dalla partecipazione a un bando della fondazione cr Firenze e dall’assessorato al sociale del Comune di Grosseto, che ha finanziato parte del progetto.

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