Stalle napoleoniche, Parodi a Coppola: «Operazione fattibile» | MaremmaOggi Skip to content

Stalle napoleoniche, Parodi a Coppola: «Operazione fattibile»

Ex assessore Parodi: «Il recupero dell’area del Castello è fattibile e strategico per Piombino»
L'ex assessore all'urbanistica Giuliano Parodi
Stalle Napoleoniche, nel riquadro Giuliano Parodi

PIOMBINO. Non si placa il caso delle Stalle napoleonica: a rispondere alla constatazione del vice sindaco di Piombino, Luigi Coppola, è l’ex assessore all’urbanistica Giuliano Parodi che ribadisce il suo punto di vista sulla situazione di stallo di un progetto di riqualificazione dell’area adiacente al Castello. 

Parodi: «A fiori, Coppola, risponde picche»

Nel dibattito portato avanti da Parodi, un progetto di recupero dell’area, compreso i giardini Pro patria, stalle napoleoniche ed ex polveriera, rientra in una previsione non scaduta, in quanto pubblica del regolamento urbanistico. Ciò significa che serve affidare una progettazione esecutiva e reperire le risorse necessarie per poter riqualificare l’area. 

Luigi Coppola ha spiegato che le questioni sollevate da Parodi riguardavano un periodo preciso, ma che al suo arrivo come assessore all’urbanistica di fatto non c’era niente di concreto e ufficiale.

Quello che adesso c’è, è una previsione della T3 del regolamento urbanistico, per ciò che concerne la parte pubblica che è ancora in vigore, mentre la parte privata è ormai decaduta.

La ricostruzione dei fatti di Parodi

«Da assessore, d’accordo con sindaco, visto che la previsione pubblica del regolamento urbanistico non era scaduta, si coinvolse l’amministratore delegato della parchi Tognoli, affinché la società prendesse in carico l’operazione, ovvero: effettuare il rilievo e delineare un progetto di ristrutturazione dell’ex polveriera, stalle, piazza antistante e il collegamento con il Propatria per avere un preventivo di massima dei costi. L’amministratore delegato incaricò, quindi, l’architetto Leonardo Manetti di fare i sopralluoghi, i rilievi tecnici per poter stilare appunto un preventivi riqualificazione».

«Dopo che avevo iniziato il lavoro propedeutico – continua Parodi -, considerando che il dimensionamento e cosa si può fare in quei luoghi è codificato nel Regolamento Urbanistico, ci fu un problema tra Tognoli e Manetti, pertanto l’incarico venne sospeso. Dopo mesi di stallo, Tognoli concluse che l’operazione sarebbe stata troppo complessa e si defilò». 

La riqualificazione

Se si pensa a un impiego dell’ex polveriera e delle stalle napoleoniche per la realizzazione di una struttura turistico ricettiva, bisogna anche tenere conto dei limiti evidenti della posizione della stessa. 

«Vista mare sì, ma in centro storico e arroccato sul castello. Fatto sta che quelle strutture devono essere ristrutturate per la riqualificazione dell’area. Con un mutuo che un ente pubblico può prendere a cassa depositi e prestiti a tasso zero, 2 milioni pesano 70.000 euro annui sul bilancio, per cui l’operazione è fattibile. Se ben gestito, il ricettivo, anche con sole dieci camere e un ristorante all’ex Propatria, aggiungendo anche una vetrina di vendita dei prodotti alle stalle, farebbe incassare al comune molto più del costo della rata mutuo».

«La ristrutturazione e la valorizzazione dell’area – conclude Parodi – non è importante solo per un fattore commerciale ma anche e soprattutto per restituire a questo luogo il valore simbolico storico e sociale che da secoli caratterizza la Val di Cornia e Piombino in particolare».

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