Spiagge a gara al 2024. Le nuove norme approvate | MaremmaOggi Skip to content

Spiagge a gara al 2024. Le nuove norme approvate

Fra le norme introdotte prevista la prelazione per quei soggetti che nei cinque anni precedenti hanno avuto la concessione balneare come unica fonte di reddito
La spiaggia di Marina di Grosseto
La spiaggia di Marina di Grosseto

GROSSETO. La rivoluzione è servita. Se qualcuno, fra i balneari, sperava che il Governo addolcisse in qualche modo la sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari, è rimasto deluso.

Dal primo gennaio 2024 ci saranno quindi gare aperte a tutti per l’assegnazione di una o più concessioni balneari in base a nuovi criteri.

Sono stati approvati martedì 15 dal Consiglio dei ministri l’emendamento con le nuove regole che entrerà nel ddl Concorrenza e il disegno di legge che delega il governo a presentare entro 6 mesi la riforma di tutte le concessioni balneari. Verranno rivisti i canoni annui in base al tipo di spiaggia.

Fino al 2023 tutto resta così, poi le gare

Quindi la data tagliola è il 31 dicembre 2023. Recita il testo: «Le concessioni continuano ad avere efficacia sino al termine previsto dal relativo titolo e comunque fino al 31 dicembre 2023 se il termine previsto è anteriore a tale data». La durata non sarà «superiore a quanto necessario per garantire al concessionario l’ammortamento e l’equa remunerazione degli investimenti autorizzati», ma comunque va determinata «in ragione dell’entità e della rilevanza economica delle opere da realizzare con divieto espresso di proroghe e rinnovi anche automatici».

Ora si faccia la riforma entro sei mesi

Il disegno di legge per la riforma, approvato dal Governo, impone che siano adottati, entro sei mesi, uno o più decreti legislativi per attuare la riforma delle concessioni balneari, «al fine di assicurare un più razionale e sostenibile utilizzo del demanio marittimo, favorirne la pubblica fruizione e promuovere un maggiore dinamismo concorrenziale nel settore dei servizi e delle attività economiche connessi allo sfruttamento delle concessioni». Questo vale per spiagge di mari, laghi e fiumi, oltre a quella sulle concessioni per la realizzazione e la gestione di porti e punti di ormeggio.

Come si partecipa alle gare

Previsto anche il frazionamento delle spiagge anche in piccoli lotti perché alle gare per l’assegnazione degli spazi, potranno partecipare tutti, anche microimprese ed enti del terzo settore, perciò può essere previsto il frazionamento delle spiagge anche in piccoli lotti. I criteri per la concessione saranno vari:

  • qualità dei servizi offerti – includendo anche la facilità di accesso per le persone disabili –
  • impatto ambientale
  • tipo di attrezzature proposte, preferendo quelle «non fisse e completamente amovibili».

Prevista la prelazione per quei soggetti che nei cinque anni precedenti hanno avuto la concessione balneare come unica fonte di reddito. Le nuove regole prevedono un numero massimo di concessioni da detenere per ogni singolo concessionario. Previsto poi un indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario entrante.

Spiagge libere, ma anche canoni rivisti

Il nuovo piano delle concessioni e le  assegnazioni dovranno anche tenere conto di adeguati spazi liberi. Non tutte le spiagge potranno essere affidate a privati. Il testo del governo prevede infatti «l’adeguato equilibrio tra le aree demaniali in concessione e le aree libere o libere attrezzate», oltre alla «costante presenza di varchi per il libero e gratuito accesso e transito». Previste sanzioni per il concessionario che intralcerà i passaggi non permettendo la libera balneazione davanti al proprio stabilimento.

I canoni saranno ritoccati, verso l’alto. In base «pregio naturale» e «all’effettiva redditività delle aree demaniali». Inoltre un canone verrà corrisposto anche all’ente concedente e «da destinare a interventi di difesa delle coste e di miglioramento della fruibilità delle aree demaniali libere».

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