Spaccia davanti alla Procura, arrestato 23enne | MaremmaOggi Skip to content

Spaccia davanti alla Procura, arrestato 23enne

I residenti di va Monterosa avevano segnalato la presenza di pusher nel giardino pubblico. Fermato dai carabinieri, il giovane aveva sette dosi di cocaina addosso
La Procura di via Monterosa

GROSSETO. Forse non si era reso conto che quel palazzo bianco e grigio è la Procura della Repubblica, dove ogni giorno il via vai di magistrati, carabinieri, poliziotti, finanzieri e agenti della municipale è continuo. Perché aveva scelto proprio quella zona, quella di via Monterosa, per spacciare

Il ragazzo, 23 anni di origini tunisine, non poteva restare impunito. E infatti, dopo le decine di segnalazioni che erano arrivate dai condomini che abitano nei palazzi davanti al parco, è stato arrestato dai carabinieri. 

Spaccia a due passi dalla Procura

Martedì 10 giugno, nel pomeriggio, due militari in borghese si sono piazzati davanti al bar e hanno aspettato il ragazzo. Dal condominio che si trova a due passi dalla Procura, era arrivata la segnalazione di due giovani, che andavano e venivano aspettando i clienti che si soffermavano nel giardino. 

Clienti che arrivavano a piedi, in bici, in auto. Martedì pomeriggio i militari hanno visto arrivare il 23enne a piedi. Lo hanno seguito, mentre entrava nel giardino poi hanno deciso di mettersi ad aspettarlo sulla strada. Quando il giovane è comparso, dopo essersi dileguato per un attimo nella stradina che costeggia il condominio, si sono avvicinati e si sono qualificati. 

«Alt! Carabinieri», hanno gridato. Il ragazzo ha cercato di gettare degli involucri che sono stati però recuperati. Sette dosi di cocaina, per un totale di 3,35 grammi. Il 23 enne è stato arrestato: è accusato di spaccio, con l’aggravante di aver commesso il reato a due passi dalle scuole. Lì infatti ci sono quella edile, alcune classi del Fossombroni e anche una materna. 

Sei mesi di condanna: non potrà restare a Grosseto

Una volta portato in caserma e perquisito, i carabinieri hanno sequestrato al giovane anche 65 euro in contanti. Il suo cellulare, non ha mai smesso di squillare. 

Hosni Romdhani, difeso dall’avvocato Giulio Parenti, è stato accusato di spaccio. Al processo, celebrato con il rito abbreviato di fronte alla giudice Agnieszka Karpinska, è stato condannato a sei mesi, oltre alla multa

Dopo l’udienza, il 23enne è stato rimesso in libertà: non potrà restare nel comune di Grosseto.  

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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