Sotto l'ombrellone l'estate promette bene, aumenti permettendo | MaremmaOggi Skip to content

Sotto l’ombrellone l’estate promette bene, aumenti permettendo

La voglia di mare non sembra mancare nonostante gli aumenti. Le prenotazioni sulla costa maremmana non mancano anche se si viaggia per periodi più brevi. Le ferie estive di un mese sono ormai un ricordo del passato
Il Boschetto a Follonica

FOLLONICA. Battiato cantava di una «wonderful summer on a solitary beach» ma, nonostante i rincari diffusi, l‘estate 2025 in Maremma di sicuro non sarà così deserta. A dirlo sono i gestori degli stabilimenti balneari della costa, ma anche e soprattutto i dati evidenziati dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Toscana Promozione Turistica, su un campione di 606 imprese del settore.

La stima di crescita del turismo balneare in Toscana per il periodo estivo alle porte indica infatti un +0,3%, con un rallentamento rispetto ai ritmi degli anni passati successivi al periodo del covid, causato dalla perdita del potere d’acquisto delle famiglie. In particolare il dato evidenzia un +1,6% di stranieri ed un -0,3% di italiani. Segno evidente di come l’inflazione stia incidendo sulla capacità di spesa dei turisti italiani.

La stagione che «promette bene»

Luciano Cruciani, vicepresidente del consorzio balneari il Cormorano di Castiglione della Pescaia parla di un’estate che, complice il caldo arrivato repentinamente e la bella stagione, promette bene: «In questo momento molta gente sta prenotando – dice – Con questo clima le persone iniziano immediatamente a pensare all’estate e si affrettano a fare prenotazioni, infatti siamo già abbastanza pieni».

Lo stesso è per Follonica dove le prenotazioni non mancano. «Quest’anno grazie al tempo siamo partiti molto meglio dell’anno scorso, sotto tutti i punti di vista – dice Alessandro Gandi, presidente dell’associazione balneari di Follonica – Per quanto riguarda le prenotazioni del nostro albergo, siamo pieni fino alla fine di luglio, mentre agosto si conferma un mese particolare. Forse il tipo di turismo che abbiamo predilige periodi più tranquilli, evitando quindi la ressa dei giorni di Ferragosto».

Giugno è poi un mese di rodaggio e il lavoro non è poi così costante: «Si lavora molto nei fine settimana e ovviamente il tempo deve essere bello, altrimenti non arriva nessuno. Ci sono poi gli impegni lavorativi, la scuola e gli esami. Gli ombrelloni sono legati all’andamento meteo, più che altro», spiega Gandi.

Un’estate di aumenti anche se contenuti

stabilimento balneare

La voglia di mare, comunque, non sembra mancare nonostante gli aumenti messi in luce dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in collaborazione con la Fondazione Isscon, che ha realizzato il monitoraggio dei costi dei servizi balneari nella stagione 2025, rilevando le ultime mode e tendenze. Secondo i dati emersi, i costi del 2025 aumentano mediamente del +2,3% rispetto al 2024.

Nel dettaglio cresce soprattutto il costo dell’abbonamento giornaliero degli ombrelloni (+3%). Aumenta anche il costo per il noleggio di pedalò, sup e canoe (+2%, dopo l’aumento record del 10% registrato lo scorso anno). Rimane fermo, invece, il costo dell’abbonamento stagionale, in calo tra le preferenze degli italiani.

La conferma arriva da Follonica: «Gli aumenti sugli stabilimenti balneari sono minimi anche se ci sono – conferma Alessandro Gandi – Più o meno tutti abbiamo aumentato del 3% rispetto all’anno precedente. Una scelta dovuta all’aumento Istat che ogni anno va considerato. Se pensiamo poi al costo della ristorazione non possono che esserci aumenti, in alcuni casi anche consistenti, sopratutto se si vogliono dare buoni servizi e se si vuole far crescere l’offerta». E Gandi fa un esempio semplice ma che rappresenta bene la situazione: «Se pensiamo alle vongole – dice – solo tre o quattro anni fa le potevamo pagare 12 o 13 euro al chilo, oggi siamo arrivati addirittura a 19 euro».

Anche a Castiglione della Pescaia, per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, i costi sono più o meno in linea con l’anno precedente: «La maggior parte degli stabilimenti ha mantenuto gli stessi costi – spiega Luciano Cruciani – La situazione economica è difficile e gli aumenti non vengono sostenuti. In molti non ce la farebbero a venire in vacanza e quindi cerchiamo di mantenere per quanto possibile il prezzo stabile». 

Le ferie mordi e fuggi

Gli abbonamenti degli ombrelloni variano poi da bagno a bagno ma, se si dovesse indicare un andamento, sembra evidente che l’abbonamento mensile e quello quindicinale hanno poca fortuna. «L’abbonamento mensile – dice Cruciani – in linea generale non è come prima. I clienti se hanno la casa di proprietà cercano un abbonamento stagionale, altrimenti vanno sul settimanale, perché le vacanze sono brevi».

La vacanza nel cassetto

Secondo i dati, oltre il 70% degli italiani ha in previsione una vacanza per l’estate 2025 (l’estate scorsa la percentuale era solo del 60%). Ogni famiglia prevede un budget medio di 900-1000 euro, in linea con le cifre del 2024. Cifre che non permettono sicuramente soggiorni prolungati. Le ferie estive che duravano un mese sono infatti un ricordo del passato: le vacanze estive tradizionali sono state gradualmente sostituite da periodi di vacanza più brevi, distribuiti nell’arco dell’anno. 

 

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