S'inventano la storia dei cuccioli abbandonati per portarli a casa Skip to content

S’inventano la storia dei cuccioli abbandonati per portarli a casa

I quattro cagnolini non sono stati trovati accanto a un cassonetto dell’immondizia ma sono stati presi da un privato: malati e denutriti, uno di loro è stato adottato, gli altri hanno rischiato di finire in canile. L’appello dell’associazione: «Più controlli e sterilizzazioni»
Uno dei cuccioli preso

GROSSETO. Quattro cuccioli, malati e denutriti, senza vaccinazioni e ancora da sverminare. Presi da una cucciolata privata e portati a casa, per tentare di impietosire i genitori e poterli tenere. O almeno questa, è la versione più edulcorata di tutta la vicenda successa nei giorni scorsi.

Mercoledì 17 maggio però, quando a uno dei ventenni che si è presentato a casa con uno dei quattro cuccioli è stato detto dai suoi familiari che non avrebbe potuto tenerlo, il castello di bugie è crollato tutto insieme

«L’ho trovato accanto a un cassonetto»: ma è una bugia

Il ragazzo era con la fidanzatina nella zona del Pizzetti, dove ora sta nascendo Villa Elena, la residenza della Farfalla, quando ha incontrato una delle volontarie della Lega nazionale del cane, sezione di Grosseto. Alla volontaria ha raccontato di aver trovato il cucciolo in una scatola, accanto ai cassonetti dell’immondizia, al Casotto Pescatori, e di averlo soccorso. 

Ma la “storiella” raccontata dal ragazzo, era solo una bugia: il cucciolo, insieme ad altri tre fratellini, sarebbero stati presi da una cucciolata privata, nel tentativo di convincere le famiglie dei quattro ragazzi ad adottarlo. Una ha acconsentito a tenerlo e lo ha portato dal veterinario, l’altro, quello preso dal ventenne, è stato affidato dalla volontaria Federica dell’associazione Adotta un Cuore Randagio (per chi volesse aiutare con le spese: Adotta un cuore randagio, Iban IT73B0885114300000000211951). Che fine abbiano fatto gli altri due, ancora, non è dato sapere. 

Il proprietario della femmina che ha messo al mondo i quattro cuccioli, lasciati in condizioni disperate, avrebbe già altre volte ceduto cucciolate senza che i cagnolini, però, fossero né vaccinati né messi in regola con il microchip. 

La confessione del ragazzo

Il ventenne, mercoledì sera, dopo aver tenuto tutto il giorno il cucciolo con sé, ha detto alla volontaria della Lega nazionale del cane, sezione di Grosseto, da dove proveniva. Il cucciolo stava male, aveva vomitato più volte: verdure, piselli, fagioli. Alimenti che non sono certo quelli da inserire nella dieta di un cagnolino di pochi mesi. 

Che siano andati in quattro, a prenderli dall’uomo, o che sia andato uno solo, è un aspetto che l’associazione animalista ora vorrebbe chiarire. «Perché dall’inizio dell’anno – spiega Veronica Ciani, responsabile della Lega nazionale del cane, sezione di Grosseto – con questa modalità sono spariti 18 cuccioli e il fenomeno comincia a diventare preoccupante perché non sappiamo cosa ci sia dietro. I cuccioli non possono essere affidati prima dei 60 giorni, devono essere sverminati, vaccinati e microchippati». 

Il ragazzo, ha rischiato di essere denunciato. «Nel caso in cui fosse stato realmente “rinvenuto abbandonato” – spiega Ciani – la legge prevede che venga portato al canile convenzionato e quindi a spese del Comune e di tutta la cittadinanza. Fingere che un cane è stato “trovato” è quindi un reato che il ragazzo ha rischiato di compiere». 

L’appello alle famiglie e alle amministrazioni

L’associazione, dopo l’ennesima cucciolata venuta al mondo e poi abbandonata a se stessa, ha deciso di lanciare un appello. Alle famiglie dei ragazzi, prima di tutto, affinché spieghino ai loro figli cosa significhi prendere un animale e anche alle amministrazioni, perché facciano maggiori controlli su chi detiene cani e perché siano avviate campagne di sterilizzazione anche delle femmine di proprietà. 

«Vorremmo che questa storia fosse d’esempio per fare capire quanto sia importante fare corretta informazione ai nostri giovani su cosa comporti detenere un animale – dicono le volontarie della Lega del cane di Grosseto – quali siano le responsabilità che dobbiamo affrontare consapevolmente: un cane o un gatto, (così come un coniglio, un pappagallino o qualunque altro animale), è prima di tutto una vita, un essere senziente, che va rispettato, amato, e curato e che comporta impegno e notevoli responsabilità».
Il cucciolo preso dal ragazzo mercoledì e sicuramente anche i suoi fratellini, sono eccessivamente magri, al limite della denutrizione, con pelo sciupato, forfora e pieni di vermi e parassiti. Questi animali rischiano di contrarre malattie e di essere loro stessi veicoli di infezioni per gli altri cani in città.

Lo stupido gesto dei ragazzi che volevano il cane

«Al di là del gesto stupido di giovani ragazzi che “volevano il cane” – aggiunge Ciani – c’è anche una mala gestione del proprietario originario dei piccoli. Sinceramente noi volontari siamo davvero stufi di queste situazioni nel 2023 e chiediamo alle amministrazioni di attuare un piano di controllo sul territorio di chi ha cani, controllo delle microchippatura, controllo delle eventuali cucciolate e incentivi alle sterilizzazioni per evitare continue cucciolate senza controllo, con cuccioli poi mal detenuti e ceduti senza alcun criterio, a chiunque e nell’illegalità (la microchippatura è obbligo di legge, ci teniamo a ripeterlo)».

Il cucciolo abbandonato

Solo nell’ultimo mese sono stati segnalati 18 cuccioli di cane di privati che avrebbero fatto una brutta fine o che sarebbero finiti in canile, a spese della comunità. «Di questi 18, due sono a nostro carico attualmente, con spese relative a sverminazione, antiparassitari, profilassi varie, analisi, cibo e microchippatura – dicono ancora all’associazione – per non parlare di gatti, gattini e gatte incinte (al momento siamo a quota 10 gattini e 2 adulti che cercano casa). Noi volontari non abbiamo più risorse, non prendiamo né rimborsi, ne sovvenzioni, per lo più ci autofinanziamo e contiamo sulla generosità delle persone».
Per chi volesse aiutare la Lega Nazionale difesa del Cane – sezione di Grosseto: banca TEMA, Iban IT59X0885114304000000381203.
«Siamo a disposizione delle altre 3 famiglie, che hanno a casa gli altri cuccioli – dicono ancora dall’associazione – per spiegare loro cosa devono fare con i piccoli ed aiutarli a comprendere come gestirli nell’ inserimento in casa. Per questo possono scriverci alla nostra email: legadelcane.gr@gmail.com».

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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