Sicurezza e sociale, l’assessore Ceccarelli: «Piombino modello nazionale con l'esercito» | MaremmaOggi Skip to content

Sicurezza e sociale, l’assessore Ceccarelli: «Piombino modello nazionale con l’esercito»

Il Comune rivendica il primato nell’operazione “Strade Sicure” e il potenziamento tecnologico: da 34 a 200 telecamere per la tutela dei cittadini
Una veduta di Piombino, un militare di Strade Sicure e l'assessore Ceccarelli
Una veduta di Piombino, un militare di Strade Sicure e l’assessore Ceccarelli

PIOMBINO. Sicurezza e politiche sociali: sono questi i due pilastri su cui poggia l’azione dell’assessorato guidato da Vittorio Ceccarelli. In un momento storico in cui la percezione della sicurezza è al centro del dibattito nazionale, l’amministrazione comunale di Piombino rivendica le proprie scelte, fatte di ascolto dei cittadini e pragmatismo istituzionale.

L’esercito in città: un primato piombinese

Il tema della sicurezza, come sottolineato da Ceccarelli, è complesso e vede spesso i comuni privi di poteri d’intervento diretto.

«Non ci siamo mai nascosti dietro un dito — ha dichiarato l’assessore — ma abbiamo preso in mano la situazione per quanto possibile. Abbiamo interloquito con Governo, Prefetto e Forze dell’Ordine per garantire tutela ai nostri cittadini».

Il risultato più tangibile di questo impegno è la presenza dei militari sul territorio. Piombino è stato infatti il primo comune non capoluogo di provincia in Italia a dare il via all’operazione “Strade Sicure“, un modello che ha poi fatto scuola a livello nazionale.

Un traguardo raggiunto anche grazie alla sensibilità del prefetto Dionisi, la cui visita in città è stata definita un evento straordinario.

«Il Prefetto ha confermato che la situazione a Piombino è tra le migliori a livello provinciale — spiega Ceccarelli — ma questo non ci rincuora: è solo uno stimolo per fare ancora di più. L’assenza totale di crimini è quasi impossibile, ma il nostro obiettivo è la massima prevenzione».

Videosorveglianza: da 34 a 200 telecamere

Sulla stessa linea il sindaco Francesco Ferrari, che ha voluto ringraziare pubblicamente il Prefetto per l’attenzione costante riservata al territorio. Il sindaco ha poi risposto con fermezza alle critiche dell’opposizione riguardo agli investimenti tecnologici.

«Le operazioni ad alto impatto funzionano, così come funziona la videosorveglianza come deterrente – ha sottolineato Ferrari – I numeri, d’altronde, parlano chiaro: al momento dell’insediamento del primo mandato, il Comune disponeva di sole 34 telecamere, molte delle quali non funzionanti. Oggi, la rete conta 200 dispositivi ad alto livello tecnologico, tutti operativi e integrati nel sistema di controllo».

Un impegno a tutto campo che, tra tecnologia e presenza fisica sul territorio, punta a trasformare la percezione di insicurezza in una certezza di protezione per ogni singolo cittadino di Piombino.

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