GROSSETO. La Maremma è una terra che scalda il cuore e che lascia un segno, anche se in molti decidono di partire per scoprire il mondo e se stessi. Esattamente come ha fatto Andrea Caserta, classe ’95, che ha deciso di cambiare la propria vita e di scoprire l’Australia. Andrea ha deciso di mandare un messaggio a tutti i maremmani: non sentitevi in colpa di partire o restare, scegliete di vivere.
«Ho quasi trent’anni e sono nato in Maremma. Una terra meravigliosa, viva, che scorre nelle vene come il vino rosso nelle sagre estive. Qui ho lasciato tanti ricordi: la famiglia, gli amici, le risate semplici, le notti nei boschi tra vino, funghi e libertà – dice Andrea – Tortelli, acqua cotta e cinghiale, sono cose che porti dentro anche a migliaia di chilometri di distanza. Eppure, col tempo, qualcosa ha cominciato a cambiare dentro di me».
La decisione di partire
Andrea ha deciso di partire e lasciare la famiglia, gli amici e anche il posto fisso per vivere la sua vita e scegliere la sua strada.
«Sentivo che stavo vivendo in una monotonia che mi andava sempre più stretta. I sabati sera erano tutti uguali, le giornate si assomigliavano e io mi chiedevo: è davvero tutto qui? – dice Andrea – Il primo risveglio è arrivato sul cammino di Santiago in Spagna. Un viaggio di silenzi, piedi stanchi e cuore pieno: lì ho sentito che c’era un mondo più grande che mi chiamava. Così, tornato a casa, ho deciso di lasciare tutto e partire per l’Australia, con un biglietto di sola andata».
«Non si tratta di una fuga, ma di un atto d’amore verso me stesso, per scoprire chi sono, per respirare aria nuova e per mettermi alla prova. In Australia ho trovato fatica, natura selvaggia e libertà, una terra dura, ma vera. Una terra che, in fondo, mi ha ricordato la mia Maremma: spazi infiniti, lavori fisici e silenzi che insegnano – continua – Lontano da tutto, mi sono ritrovato, non ho perso le mie radici le ho portate con me».
Andrea: «Serve solo coraggio»
Il 30enne maremmano ha scelto una strada, quella di ascoltare quella voce che si faceva sempre più grossa, che gli urlava di dover partire. Un viaggio difficile, composta da alti e bassi, malinconia e gioia, fatica e relax e mancanza di casa e voglia di libertà.
«Vorrei dire a tutti i maremmani che se sentono dentro di loro quel fuoco, quella voglia di andarsene, di farlo. Non serve aspettare che qualcuno ti dia il permesso, non serve avere tutto pronto, serve solo coraggio – dice Andrea – Il mondo là fuori è enorme, imperfetto e incredibile. Partire ti spoglia, ti mette in discussione, ti cambia, ma ti rende vivo. E forse, un giorno, tornerai con occhi nuovi o forse no, ma avrai scelto: questo fa tutta la differenza».
«Non è necessario andare lontano per vivere appieno, ci sono viaggi che si fanno anche restando. Il problema è vivere per abitudine: non bisogna restare solo perché fa meno paura – continua – Se scegliete di restare, fatelo con passione: coltiva la tua terra, la tua arte e la tua comunità. Dovete fare in modo che la vostra vita sia una scelta e non prigione. Credo che anche restare sia un atto di coraggio, ovunque voi siate, ovunque vogliate andare scegliete la vita che più vi fa brillare gli occhi. Il resto è solo rumore, mando a tutti voi un abbraccio virtuale».
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