FOLLONICA. Quando la convivenza si fa dura si può tentare di ricorrere anche alla cartellonistica pur di far arrivare il concetto chiaro e inequivocabile al destinatario.
È quello che è successo nella città del golfo durante questa estate.
Poche parole, qualche immagine e il messaggio è servito
Può capitare che affidarsi al buon senso, all’educazione e al rispetto che insegnavano una volta non basti più. Come può anche capitare che nemmeno la protesta bonaria serva allo scopo di far arrivare dritto e inequivocabile il messaggio che tu «quella cosa proprio non la devi fare».
Ed è certamente dopo questi tentativi che deve essere scattato il “se non capisci te lo scrivo“, ultimo tentativo rimasto per far capire all’altro che la pazienza è in esaurimento.
A questo fanno pensare i cartelli che stanno spuntando come funghi in città, a una convivenza arrivata al limite della sopportazione. E qualcuno, tra il serio e il faceto, ha impugnato l’arma migliore: carta, penna e fantasia e il cartello è pronto.
C’è chi va giù diretto, anche troppo, c’è chi si affida alle sole immagini; ognuno a suo modo esprime un concetto: non esagerare che poi mi ci trovi.
E nel frattempo, grazie anche ai social, i messaggi vengono divulgati stemperando quel clima di fine stagione che vira verso il nervosismo. Prima o poi la convivenza dovrà essere trovata.