FOLLONICA. La mancanza di acqua nell’istituto per tutta la giornata di ieri, 17 novembre, è solo uno dei tanti motivi che hanno fatto scendere in piazza gli studenti delle superiori di Follonica. l problemi sono tanti – sottolineano i ragazzi e le ragazze – e riguardano tutti: i licei, il tecnico-commerciale e il turistico.
E la lista delle cose che non vanno è lunga: ci sono le porte dei bagni sfondate, i termosifoni che spesso non funzionano, il giardino in parte inagibile e, non ultima, la muffa sul soffitto della palestra. «Una scuola così, delle aule in queste condizioni, non sono più accettabili» dicono. E così, dopo una giornata tumultuosa, questa mattina gli studenti hanno deciso di scioperare per andare davanti al palazzo comunale e chiedere di essere ascoltati.
Di fatto le Province gestiscono l’edilizia scolastica degli istituti di istruzione secondaria di II grado ma è al Comune, ente territoriale di base, che i ragazzi chiedono di farsi portavoce delle loro istanze.
Striscioni alla mano, le ragazze e i ragazzi sono così arrivati sotto al palazzo comunale e hanno chiesto di essere ricevuti. Cosa non facile, vista la difficoltà di mettersi in contatto con l’amministrazione.
La mancanza di acqua
L’assenza di acqua in tutto l’istituto è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ieri mattina, lunedì 17 novembre, il personale Ata ha chiuso a chiave tutte le porte dei bagni. Un intervento idraulico ha infatti imposto la chiusura delle tubature. Niente acqua dai rubinetti e, sopratutto, niente acqua per gli scarichi. Un lavoro di semplice manutenzione ordinaria si è infatti trasformato in un problema più grande e a farne le spese sono stati i ragazzi e le ragazze.
Il motivo del disagio è stato spiegato solo oggi dall’assessora all’istruzione, Stefania Turini. Dopo più di un’ora di proteste di fronte al palazzo comunale i ragazzi questa mattina hanno infatti ricevuto la visita dell’assessora. «L’acquedotto del Fiora – ha spiegato Turini – ci ha comunicato che per un problema urgente ha sospeso l’erogazione dell’acqua, nell’istituto manca però il serbatoio dell’autoclave. La mancanza di acqua è dovuta a questo, ma ora è stato risolto il problema è l’acqua è tornata».
I problemi sono tanti
Tutto risolto? Non sembra. «Ci lamentiamo per l’assenza di reattività di fronte al problema e sopratutto per la totale mancanza di comunicazione nei confronti del corpo studentesco. Non ci sentiamo ascoltati» dicono i ragazzi.
L’acqua è tornata a scorrere dai rubinetti della scuola superiore, restano però tutti gli altri problemi ancora da risolvere: «La scuola è vecchia, ci sono problemi di vecchissima data da risolvere – spiega Michele Ciocio, uno dei maggiorenni del gruppo – chiameremo la Provincia ma ci aspettiamo di essere ascoltati anche dall’Amministrazione comunale».



