Ricatto a luci rosse, arrestata una trentenne | MaremmaOggi Skip to content

Ricatto a luci rosse, arrestata una trentenne

I carabinieri hanno assistito allo scambio di denaro e hanno fatto scattare le manette: la donna però, sostiene un’altra versione
Una pattuglia dei carabinieri a Massa Marittima

MASSA MARITTIMA. Ha raccontato ai carabinieri di essere già stato vittima di un’estorsione da parte di ignoti per lo stesso video hard. Quell’episodio lo aveva denunciato alla polizia postale la scorsa estate. Ma venerdì 13 ottobre, sarebbe stato costretto a tornare in caserma proprio per lo stesso motivo: questa volta però, a chiedergli 2mila euro per cancellare quel video a luci rosse, sarebbe stata una donna. 

Fissa lo scambio e scattano le manette

I carabinieri della tenenza di Massa Marittima, si sono piazzati in borghese vicini al punto in cui sarebbe dovuto avvenire lo scambio. Dove l’uomo insomma, avrebbe consegnato il denaro alla donna che gli aveva assicurato che dopo il pagamento di quella cifra, quel video hard, registrazione di una videochiamata a luci rosse, sarebbe sparito dalla circolazione. 

Quando i due si sono trovati uno di fronte all’altra, vicino all’ostello Sant’Anna, l’uomo, dal finestrino della sua auto ha consegnato alla donna una busta che conteneva 500 euro,  in pezzi da 50. Ma quando la donna ha preso in mano la busta, si è vista piombare i carabinieri, che l’hanno arrestata. Avvisata la sostituta procuratrice Valeria Lazzarini, la donna è stata trasferita in carcere.  

Ewa Katarzyna Dabal, 30 anni di origini polacche, è stata portata in carcere e questa mattina sarà interrogata dal giudice Sergio Compagnucci. La donna è accusata di estorsione

Difesa dall’avvocato Nunzio Veninata, la donna al suo legale ha raccontato un’altra versione dell’accaduto, che sarà certamente oggetto di ulteriori approfondimenti da parte della procura. 

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