GROSSETO. La Maremma è presa d’assalto da appassionati alla ricerca di funghi, che siano porcini, ovuli e finferli.
Una tradizione affascinante, ma che deve rispettare precise regole: la raccolta dei funghi, infatti, è disciplinata dalla Regione Toscana per tutelare l’ambiente e garantire la sicurezza di tutti.
E poi ci deve essere il buon senso dei raccoglitori, l’amore per l’ambiente e il bosco, che non deve essere “violentato” ma trattato con cura e attenzione.
Permesso obbligatorio
Per raccogliere funghi è necessario avere il tesserino/autorizzazione rilasciato dalla Regione o dagli enti locali competenti. Vale per residenti in Toscana e non residenti e deve sempre essere accompagnato da un documento di identità.
Quantità e orari
La raccolta è consentita solo nelle ore diurne, dall’alba al tramonto. In Toscana il limite massimo è di 3 chili al giorno per persona (salvo eccezioni per singoli esemplari di grandi dimensioni).
Come raccogliere
I funghi devono essere messi in cestini areati, mai in sacchetti di plastica, così da favorire la diffusione delle spore.
Non si possono usare rastrelli o attrezzi che danneggino il terreno e il micelio.
Rispetto dell’ambiente
È vietato lasciare rifiuti nei boschi e disturbare la fauna. Attenzione anche alle aree protette: in parchi, riserve naturali e oasi, la raccolta è spesso vietata o regolamentata a parte. La raccolta è anche vietata nelle proprietà private.
Sicurezza prima di tutto
Mai avventurarsi da soli nei boschi, meglio avere scarponi, abbigliamento adeguato e telefono carico. E soprattutto: raccogliere solo i funghi di cui si è certi. Ogni anno, infatti, non mancano i casi di intossicazione da specie velenose.
Le regole in breve
- Tesserino obbligatorio
- Max 3 kg al giorno a persona
- Solo dall’alba al tramonto
- Cestino areato, non plastica
- Niente rastrelli o attrezzi
- Vietato nei parchi e nelle aree protette e nelle proprietà private
Le sanzioni per chi non rispetta le regole
Le multe non sono leggere:
- da 100 a 300 euro per chi raccoglie senza autorizzazione;
- fino a 600 euro per chi supera i limiti di quantità o utilizza mezzi vietati (rastrelli, sacchi di plastica, ecc.);
- sequestro dei funghi raccolti in caso di violazioni gravi;
- sanzioni più pesanti se si raccoglie in aree protette.
Come fare il tesserino
Per i residenti in Toscana
- Coloro che vogliono raccogliere i funghi epigei spontanei nel solo territorio del Comune di residenza non sono tenuti a munirsi di alcuna autorizzazione.
- Pagamento del contributo fuori dal Comune di residenza: 13 euro per 6 mesi, 25 mesi per un anno.
- Il tesserino è personale, nominale e vale su tutto il territorio regionale (salvo divieti locali, come nei parchi e nelle riserve).
Per i non residenti in Toscana
- Anche i non residenti possono ottenere il tesserino, è una sorta di tesserino turistico.
- In questo caso i costi sono più alti:
- 15 € per il permesso giornaliero
- 40 € per quello settimanale
- 100 € per quello annuale.
Dove si richiede
- versamento sul conto corrente postale n. 6750946 intestato a Regione Toscana, un bonifico tramite codice IBAN (IT87 P076 0102 8000 0000 6750 946), oppure un versamento tramite IRIS, la piattaforma della Regione Toscana per i pagamenti su servizi toscana
- Una volta ottenuto, il tesserino deve sempre essere portato con sé, insieme a un documento di identità.
Validità
- Il tesserino ha validità regionale: con un permesso toscano si può raccogliere in tutta la regione.
- Ogni anno va rinnovato con il pagamento del contributo (per i residenti) o con l’acquisto del permesso (per i non residenti).



