Quota 100 entro il 15 marzo. O il centro storico chiude Skip to content

Quota 100 entro il 15 marzo. O il centro storico chiude

Il direttivo del Ccn invia una lettera a tutti i commercianti del centro storico: per proseguire servono almeno 100 adesioni entro il 15 marzo
Il cartello del Ccn all'ingresso del centro storico di Grosseto
Il cartello del Ccn all’ingresso del centro storico di Grosseto

GROSSETO. Ora sono stanchi. O forse delusi per le opportunità che si stanno perdendo. Certo è che quei (pochi) commercianti che aderiscono al Ccn non ce la fanno più a lavorare per valorizzare il salotto buono di Grosseto, nella quasi indifferenza della maggior parte dei colleghi.

I numeri, del resto, parlano chiaro: a fronte di oltre 250 attività che operano dentro alle Mura, ne aderiscono al momento (2022) al Ccn solo 60. Erano 90 nel 2021. Nelle ultime feste trovare qualche soldo per le luminarie è stata un’impresa titanica.

Eppure delle luci, così come delle iniziative, tantissime, che negli anni sono state organizzate dal Ccn, ne beneficiano tutti. Ma solo un quarto, meno di un quarto a dire il vero, investono 1 euro al giorno (corso Carducci e piazza Dante) e 50 centesimi al giorno (il resto del centro storico), per tenere in piedi l’associazione.

Così, dopo una riunione tenuta giovedì 16, il direttivo ha deciso di inviare una lettera a tutti i negozianti del centro storico. Una lettera che parla chiaro: servono almeno 100 adesioni, entro il 15 marzo. Sennò il Ccn si scioglierà. La lettera è firmata dal presidente del Ccn, Enrico Collura, ma è stata condivisa dall’intero direttivo.

Insomma, serve quota 100, per andare avanti.

Collura: «Il Ccn è una grande opportunità, ma dobbiamo fare squadra»

Questo il testo della lettera inviata (o portata a mano) a tutti i negozianti del centrio storico.

«Sono Enrico Collura e vi scrivo a nome del direttivo dell’associazione Centro Commerciale Naturale del Centro Storico di Grosseto. È iniziata la campagna di iscrizione al Ccn per il 2023 che terminerà il 15 marzo: abbiamo fissato l’obiettivo di avere almeno 100 attività che la pensino come noi e con chi ha sostenuto l’associazione fino ad ora».

«Se non riusciremo ad arrivare alla cifra di almeno 100 colleghi su più di 250 attività presenti nel centro storico, al costo di 1 euro al giorno per corso Carducci e piazza Dante, e al costo di 50 centesimi per tutte le altre vie, quest’anno l’associazione fermerà la sua azione».

Motivazione economica e un unico obiettivo

«Questa ferrea decisione si fonda su due esigenze fondamentali: la prima è di tipo economico, difatti senza il minimo di questi associati il Ccn non avrebbe, per quest’anno, le risorse monetarie per finanziare e programmare le attività del 2023».

«La seconda esigenza è quella, come sempre, di sapere di rappresentare una squadra di persone unite da un unico obiettivo che è quello di riqualificare e ripopolare il centro storico attraverso eventi, manifestazioni e un adeguamento della comunicazione, sia on line che off line».

«Chi non si assocerà sarà disposto a:

  • rinunciare ad organizzare le attività dei giovedì estivi
  • rinunciare all’organizzazione del mercatino di Natale e gli eventi collaterali ad esso collegati
  • rinunciare a provare a rilanciare il comparto commerciale del centro come soggetto unico con investimenti in termini di promozione e visibilità
  • rinunciare ad avere voce in capitolo alle riunioni con gli enti pubblici come rappresentanti dei commercianti del centro storico
  • rinunciare ad avere la possibilità di un coordinamento delle attività del centro
  • rinunciare ad offrire agli esercizi pubblici serate in deroga per l’impatto acustico, maggiori di quante ne possano chiedere privatamente
  • rinunciare alla possibilità di accedere a finanziamenti pubblici attraverso bandi locali, regionali, nazionali e europei

«È proprio in questo momento in cui le spese per le nostre attività sono aumentante (vedi l’energia, il gas, l’affitto, etc..) che abbiamo l’esigenza di incassare di più, di attirare più clienti nei nostri negozi, di farci sentire sulle nostre problematiche con l’Amministrazione Comunale».

«E allora come direttivo vi chiediamo: perché non vi state associando? Perché non contribuite alle iniziative del Ccn che sono organizzate per il bene di tutti e che mantengono vivo il cuore della città?»

«Se si parla di cifre, ci sembra più che ragionevole pensare di portare avanti tutto questo chiedendo il contributo di un euro al giorno per chi è su Corso Carducci e Piazza Dante e cinquanta centesimi al giorno per chi è sulle altre vie e piazze».

«Non voglio credere e non posso credere che su più di 250 attività non riusciamo a trovarne almeno la metà che siano disposte a partecipare. Però siamo in democrazia e per questo ci rimetteremo alla volontà dei più».

«Se non arriveranno almeno 100 adesioni entro il 15 marzo, l’esperienza del Ccn si interromperà qui, almeno per quanto riguarda me e il mio direttivo. Rimaniamo, come sempre, a completa disposizione di chiunque voglia avere maggiori spiegazioni o voglia sottoporre il suo punto di vista».

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