Psoriasi, nuove cure a Grosseto: farmaci innovativi e fototerapia | MaremmaOggi Skip to content

Psoriasi, nuove cure a Grosseto: farmaci innovativi e fototerapia

All’ospedale Misericordia un ambulatorio dedicato: «La malattia si può controllare e si può tornare a stare bene»
La dottoressa Camilla Peccianti (al centro) con l’equipe della dermatologia

GROSSETO. Curare la psoriasi oggi è possibile, anche per i pazienti più fragili. Nuovi farmaci, supporto multidisciplinare e trattamenti avanzati permettono di ottenere risultati importanti nel controllo della malattia.

«La psoriasi si può curare, grazie ai nuovi farmaci e alla fototerapia si possono ottenere risultati importanti, anche per le persone fragili». Lo dice la dottoressa Camilla Peccianti, direttrice facente funzione della Dermatologia di Grosseto, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla patologia, che ricorre il 29 ottobre.

Un ambulatorio dedicato

All’ospedale Misericordia è attivo un ambulatorio dedicato alla psoriasi. «Vi si accede dopo una visita dermatologica di primo livello – spiega Peccianti – Si possono valutare terapie farmacologiche e trattamenti fototerapici, grazie alla strumentazione acquisita pochi mesi fa».

L’obiettivo è offrire percorsi personalizzati e continui per migliorare la qualità di vita del paziente.

Una malattia autoimmune, cronica ma non contagiosa

In Italia la psoriasi colpisce circa 1,8 milioni di persone: il 10% sviluppa forme severe. È una patologia infiammatoria autoimmune che può coinvolgere non solo la pelle, ma anche le articolazioni e altri organi.

Si accompagna frequentemente a comorbidità come:

  • artrite psoriasica

  • diabete

  • ipercolesterolemia

  • obesità

  • infiammazioni intestinali

  • insufficienza renale

  • rischio cardiovascolare aumentato

I nuovi farmaci aprono a cure per tutti

«È importante che le persone siano consapevoli che questa malattia si può combattere – conclude Peccianti – e che negli ultimi anni, grazie alla ricerca, sono disponibili cure efficaci che permettono di tenere sotto controllo la patologia sia a livello cutaneo che artropatico, fino a non avere più lesioni».

Uno dei punti più significativi riguarda i pazienti con altre malattie gravi: «I nuovi farmaci ci permettono di curare anche persone con patologie oncologiche e comorbidità importanti che prima non potevano essere trattate. È fondamentale che ci sia la massima consapevolezza sui percorsi e sul supporto multidisciplinare disponibile».

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